In Italia, le startup innovative rappresentano una forma giuridica strategica per le imprese tecnologiche di nuova generazione. Introdotte dal Decreto Legge 179/2012 e aggiornate nel 2024, queste strutture societarie offrono numerosi vantaggi fiscali, finanziari e normativi a chi rispetta determinati requisiti. Ma quali sono le condizioni da rispettare? Come si costituisce una startup innovativa? E come evolvere verso una PMI innovativa?
In questa guida aggiornata al 2025 troverai tutte le informazioni utili: requisiti legali, agevolazioni, procedura passo-passo, e strumenti digitali per supportare la tua crescita. Un contenuto completo per orientarti nel mondo delle imprese innovative in Italia.
Cosa dice la legge sulle startup innovative
La legge che ha istituito il concetto della startup innovativa è il D.L. 179/2012, in seguito modificato dalla Legge annuale concorrenza 193/2024. Tale legge stabilisce anche quali sono i requisiti che le aziende devono rispettare per rientrare nella categoria e di quali benefici possono godere.
I requisiti per essere una startup innovativa
Vediamo subito quali requisti deve possedere un'azienda che vuole rientrare nella categoria delle startup innovative:
- essere una microimpresa o una PMI secondo la definizione data dalla Commissione europea nella raccomandazione 2003/361/CE;
- essere stata costituita da non più di 5 anni;
- avere sede in Italia o in un altro stato dell'UE o dello spazio economico europeo. Se la sede si trova all'estero, occorre che sia presente una sede produttiva o una filiale in Italia;
- avere un bilancio non superiore a 5 milioni di euro;
- non avere mai distribuito utili;
- si occupa dello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Non sono dunque ammesse le aziende che svolgono attività di agenzia o di consulenza;
- non essere costituita a seguito di una fusione, scissione societaria, cessione di azienda o di ramo di azienda.
Ma non è finita qui, perché oltre a quanto detto sopra, occorre che la startup rispetti almeno uno dei requisiti qui sotto:
- impiegare personale altamente qualificato. Vale a dire che almeno 2/3 dei dipendenti devono essere in possesso di laurea magistrale o almeno un terzo devono essere dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori;
- spendere in ricerca e sviluppo almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
- avere all'attivo almeno un brevetto o un software registrato.
Si tratta dunque di un'impresa giovane e orientata all'offerta di prodotti o servizi ad alta tecnologia che richiedono competenze elevate e grandi investimenti in ricerca e sviluppo. Ma una volta rispettati tutti i criteri elencato sopra, dunque, quali sono i vantaggi?
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I vantaggi di essere una startup innovativa
Sono moltissimi i benefici delle aziende che decidono di rientrare nella categoria delle startup innovative e per coloro che investono nel loro capitale. Vediamone una lista:
- Detrazione IRPEF del 65% per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio della startup (era del 50% prima del 2025). Per accedere alla detrazione, l'investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato sia direttamente sia tramite OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio). Il massimo dell'investimento agevolabile per le startup innovative è di 100.000 euro per periodo di imposta (che sale a 300.000 euro per le PMI innovative).
- Gli investitori stranieri che investono almeno 250.000 euro possono inoltre ottenere un permesso di soggiorno in Italia di durata superiore a tre mesi.
- Incentivo fiscale del 30% per l'investimento nel capitale della startup
- Accesso più semplice e gratuito al Fondo di Garanzia per le PMI
- Accesso ai finanziamenti agevolati del programma Smart & start Italia
- Accesso ai servizi di internazionalizzazione dell'Agenzia ICE, l'organismo attraverso cui il governo italiano promuove lo sviluppo delle imprese nazionali all'estero
- Possibilità di una trasformazione fluida della startup in PMI innovativa
- Esonero dal pagamento di imposte di bollo e diritti camerali
- Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA
- Possibilità di raccogliere capitali tramite campagne di equity crowdfunding
- Speciali deroghe alle norme societarie comuni, così come una maggiore flessibilità per quanto riguarda la disciplina del lavoro
- Possibilità di remunerare i collaboratori attraverso una partecipazione nel capitale (il cosiddetto regime “work for equity”. Il valore di tali azioni, quote e altri strumenti finanziari ricevuti come corrispettivo dai collaboratori della startup non concorre al loro reddito complessivo
- Proroga alle tempistiche per la copertura delle perdite
- Procedure semplificate in caso di fallimento (“fail fast”).
Nota:
Attenzione ai limiti sugli investimenti nelle startup innovative. L'agevolazione IRPEF del 65% infatti non si applica se a seguito dell'investimento si ottiene una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di governance. In più, coloro che vendono servizi alla startup in misura superiore al 25% dell'investimento agevolabile sono anch'essi esclusi dagli incentivi.
Come puoi vedere, tra l'accesso a importanti finanziamenti e servizi, normative più vantaggiose e agevolazioni fiscali, essere una startup innovativa presenta notevoli benefici per un'impresa. Scopriamo quindi come crearne una.
Come creare una startup innovativa: guida passo-passo
Vediamo ora tutti i passaggi necessari per creare una startup innovativa a partire da un'idea di business:
- Effettua una validazione della tua idea imprenditoriale per verificarne la fattibilità ed eventualmente modificarla prima ancora della redazione del business plan. Questa fase, spesso tralasciata, permette di evitare successive correzioni di rotta, spesso costose o comunque capaci di consumare parecchio tempo ed energie.
- Redigi il tuo business plan seguendo le migliori pratiche ed evitando gli errori più comuni. Ricorda che il business plan è un documento fondamentale per accedere a finanziamenti sia pubblici che privati.
- Verifica che il tuo progetto abbia i requisiti per rientrare nella categoria di startup innovativa.
- Costituisci una società di capitali, che può essere anche una società cooperativa, effettuando tutte le procedure amministrative necessarie. Ti occorrerà il coinvolgimento di un notaio, che si occuperà di redigere l'atto costitutivo dell'azienda.
- Dichiara l'inizio dell'attività.
- Richiedi l'iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata proprio alle startup innovative.
È importante notare che questi ultimi tre adempimenti possono essere effettuati esclusivamente in modalità telematica.
Come trasformare un'azienda in startup innovativa
Hai già un'azienda e desideri trasformarla in una startup innovativa per approfittare dei vantaggi riservati a questa tipologia di imprese? Se la tua azienda rispetta i requisiti elencati più sopra, per farlo ti basterà inviare una domanda in formato digitale tramite Comunicazione Unica al Registro delle Imprese.
Per quanto tempo si può essere una startup innovativa?
Se la tua azienda rispetta tutti i requisiti, può rimanere iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese per tre anni garantiti. La permanenza può essere estesa per altri due anni (per un totale dunque di cinque anni) se si verifica almeno uno di questi requisiti:
- se la startup innovativa stipula un contratto di sperimentazione con la PA
- se registra almeno un brevetto
- se le spese di ricerca e sviluppo arrivano a raggiungere almeno il 25%
- se il fatturato o il numero dei dipendenti aumentano di almeno il 50% tra il secondo e il terzo anno
- se l'azienda arriva a costituire una riserva patrimoniale di almeno 50.000 euro in quote di minoranza, in seguito a un aumento di capitale proveniente da investimenti esterni, crowdfunding, incubatori/acceleratori certificati o fondi di investimento.
La permanenza nella sezione speciale può essere poi ulteriormente estesa per altri quattro anni (per un totale di nove). Si tratta però di due estensioni di due anni, che possono essere ottenute rispettando ad ognuna almeno uno dei due criteri qui sotto:
- ottenere almeno un milione di euro di investimento tramite aumento di capitale a sovrapprezzo da fondi o organismi di investimento collettivo
- aumentare il fatturato annuo lordo di almeno il 100%.
Come si può vedere, le startup innovative possono rimanere tali per un periodo relativamente lungo di tempo solo se presentano una crescita elevata o sono capaci di attirare capitali significativi.
Che succede, tuttavia, quando un'azienda non può più essere una startup innovativa? Può diventare una PMI innovativa, il grado successivo nel suo naturale processo di crescita ed evoluzione.
Come passare dalla startup innovativa alla PMI innovativa
Introdotta con il D.L. n.3 del 2015 ″Investiment Compact”, la PMI innovativa è una PMI che impiega personale altamente qualificato e che deve rispettare una serie di altri importanti requisiti.
Anche se non godono di tutti i benefici delle startup innovative, le PMI innovative hanno comunque diritto ad alcune importanti agevolazioni, come ad esempio la detrazione di IRES e IRPEF sugli aumenti di capitale, e l'accesso a bandi specifici e formule di finanziamento agevolate. Cadono, però, i vantaggi in termini di flessibilità nel diritto del lavoro e societario, così come l'esenzione dai diritti camerali, e via dicendo.
Detto questo, quali sono i criteri che un'azienda deve rispettare per essere considerata una PMI innovativa? Vediamoli subito:
- Meno di 50 milioni di euro di fatturato o meno di 43 milioni di euro di fatturato annuo
- Meno di 250 dipendenti assunti
- Sede in Italia o in altro paese UE (ma in questo secondo caso dovrà essere presente una filiale o sede produttiva nel nostro paese)
- Non essere quotata
- Non essere iscritta alla sezione per le startup innovative del Registro delle Imprese
- L'ultimo bilancio (ed eventualmente il bilancio consolidato) deve essere certificato da un revisore contabile o da una società di revisione in regola con l'iscrizione al Registro dei Revisori Contabili. Non può quindi trattarsi di un'azienda di nuova costituzione.
È importante sottolineare che tutte queste caratteristiche devono essere presenti contemporaneamente. Inoltre, l'azienda deve soddisfare almeno due di queste ulteriori caratteristiche:
- Almeno 1/5 del personale deve essere composto da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, o, in alternativa, almeno 1/3 deve avere laurea magistrale
- Le spese in ricerca e sviluppo devono ammontare almeno al 3% del maggiore valore tra fatturato e costi annui
- Avere depositato almeno un brevetto o un software registrato.
Il passaggio da startup innovativa a PMI innovativa è molto semplice, e può avvenire con una semplice procedura digitale che cancella l'azienda dalla sezione speciale per le startup innovative del Registro delle Imprese e la iscrive contestualmente in quella riservata alle PMI innovative.
Come supportare la tua startup (o PMI) innovativa grazie agli strumenti di digitalizzazione
Gli strumenti digitali rappresentano preziosi alleati per qualunque startup o PMI che desideri essere agile e veloce, e che voglia ottimizzare le risorse a sua disposizione.
Ecco alcuni dei settori in cui la digitalizzazione può rappresentare un vantaggio particolarmente significativo:
- Risorse umane – per la firma di contratti di lavoro, per le procedure di onboarding, la gestione dei dati e così via.
- Amministrazione – grazie alla digitalizzazione degli archivi, ai sistemi di gestione documentale, la digitalizzazione dei flussi di firma e via dicendo.
- Vendite – la moltiplicazione dei canali di vendita nel mondo digitale, tra cui e-commerce, marktplace sui social media, vendite su whatsapp e molto altro, rappresenta un'importante occasione da cogliere per le startup.
- Marketing – grazie alla possibilità di personalizzare i messaggi, raggiungere i clienti dove e quando sono più pronti ad ascoltare, e analizzare nel dettaglio i dati delle campagne, la digitalizzazione del marketing ha aperto la strada a tutto un nuovo mondo di strategie promozionali.
- Supply chain – strumenti come l'EDI consentono un'accelerazione dello scambio di dati tra le aziende, ottimizzando la catena di fornitura e minimizzando gli sprechi.
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FAQ
Che cos'è una startup innovativa?
La startup innovativa è una formula che permette alle startup che rispettano determinati requisiti di accedere a preziosi vantaggi in termini fiscali, normativi e di finanziamento. Nella sostanza, si tratta di un'azienda fondata da poco, caratterizzata dall'impiego di personale altamente qualificato e dallo sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Come si crea una startup innovativa?
Per creare la tua startup innovativa devi assicurarti di rispettare tutti i requisiti (che abbiamo elencato poco sopra nell'articolo), quindi devi costituire una società di capitali, dichiarare l'avvio delle attività e iscrivere la tua azienda alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Quali sono i vantaggi della startup innovativa?
I vantaggi sono molti e vanno da una detrazione IRPEF del 65% per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio, a un'ulteriore detrazione del 30% per l'investimento nel capitale dell'azienda, all'accesso a bandi e finanziamenti speciali, a servizi come quelli offerti dall'Agenzia ICE per l'internazionalizzazione, o ancora l'esenzione da alcune imposte, una normativa più flessibile per quanto riguarda il diritto del lavoro e societario, procedure semplificate per il fallimento e molto altro.
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