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Pubblicato 21 Feb, 2025

Tutte le procedure amministrative per avviare un'impresa

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Moltissime persone desiderano avviare la propria attività e lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria, chi per seguire un proprio sogno, chi per provare a raggiungere una forma di indipendenza e soddisfazione che non trova nel lavoro dipendente. 

Se anche tu desideri aprire un’azienda, questa guida fa al caso tuo. Ti spiegheremo quali sono i passaggi da compiere per avviare un’impresa, quali sono i costi da sostenere e discuteremo di alcuni possibili errori e soluzioni. Cominciamo!

Stabilire la forma giuridica dell'impresa

Il primo passaggio da compiere è quello di stabilire la forma giuridica che avrà la tua azienda. Esistono infatti quattro categorie principali:

  • Ditta individuale – Un'impresa con un solo titolare. È la forma tipicamente utilizzata per aprire un negozio o per svolgere attività artigianali.
  • Società di persone – Composta da più soci, i quali rispondono con i loro patrimoni di eventuali debiti dell’azienda. All’interno di questa categoria, si trovano a loro volta diverse forme giuridiche, ovvero: società semplice (S.S), società a nome collettivo (S.N.C) e società in accomandita semplice (S.A.S).
  • Società cooperativa – Anche in questo caso ci sono più soci che svolgono attività a scopo mutualistico e non di puro profitto. Una parte degli introiti va reinvestita nella cooperativa stessa.
  • Società di capitali – L'impresa in questo caso è dotata di personalità giuridica ed è un’entità distinta dai soci, che non rispondono con il loro patrimonio personale in caso di debiti. Anche in questa categoria rientrano diverse forme giuridiche: società a responsabilità limitata (S.r.l.), società unipersonale a responsabilità limitata, società semplificata a responsabilità limitata, società per azioni (S.p.a.), società in accomandita per azioni (S.a.p.a.).

Stabilire il piano aziendale

In quanto mappa per guidare il percorso della tua azienda nel mercato, il piano aziendale è un elemento cruciale per qualunque impresa che si appresti a muovere i primi passi. 

Si tratta inoltre spesso di un documento necessario per poter beneficiare dei molti finanziamenti per le nuove imprese messi a disposizione dallo stato italiano, dagli enti locali o dall’Unione Europea.

Per realizzare il tuo, ti rimandiamo alla nostra guida alla creazione del piano aziendale, che ti offrirà molte informazioni utili per affrontare questa fase complessa ma importantissima della creazione della tua società.

Nota:

È importante sottolineare che la scelta della forma giuridica ha fondamentali ricadute sulla tassazione a cui l’azienda è sottoposta, sul suo modello organizzativo e sugli obblighi dei soci/azionisti. Si tratta dunque di una scelta che è indispensabile compiere con accortezza e prendendo in esame i vantaggi e svantaggi di ogni forma giuridica.

Stabilire il piano aziendale

In quanto mappa per guidare il percorso della tua azienda nel mercato, il piano aziendale è un elemento cruciale per qualunque impresa che si appresti a muovere i primi passi. 

Si tratta inoltre spesso di un documento necessario per poter beneficiare dei molti finanziamenti per le nuove imprese messi a disposizione dallo stato italiano, dagli enti locali o dall’Unione Europea.

Per realizzare il tuo, ti rimandiamo alla nostra guida alla creazione del piano aziendale, che ti offrirà molte informazioni utili per affrontare questa fase complessa ma importantissima della creazione della tua società.

L'iter burocratico per aprire un'impresa

L’iter burocratico per avviare un’attività dipende dalla forma giuridica di quest’ultima. 

Come aprire una ditta individuale

L’apertura di un’impresa individuale è una procedura molto semplice, poiché questa tipologia di forma giuridica non richiede un capitale minimo iniziale o formalità complesse. 

Ecco i diversi step da compiere:

  • Scegliere la ragione sociale dell’azienda, vale a dire il suo nome, che dovrà essere unico e non potrà ricalcare quello di aziende esistenti.
  • Presentare la Comunicazione Unica al Registro delle imprese tramite il portale dello Sportello unico per le attività produttive (Suap). La Comunicazione Unica permette di semplificare le procedure per l’avvio di un'attività, riassumendole in un’unica azione che consente di vedersi attribuire la Partita IVA, iscrivere al Registro delle imprese (e, nel caso, all’Albo delle Imprese Artigiane), di adempiere alle obbligazioni INPS e INAIL e far partire la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

Come aprire una società di persone

Vediamo invece qual è la procedura per istituire una società di persone:

  • Redazione dell’atto costitutivo tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata. Occorre, dunque, l’intervento di un notaio. Il notaio può non intervenire in caso di società semplice, se non ci sono complicanze come il conferimento di beni diversi da quelli in denaro. 
  • Registrazione dell’atto costitutivo e iscrizione dell’azienda nel Registro delle imprese (ad opera del notaio se questo viene coinvolto).
  • Attribuzione di Partita IVA e Codice Fiscale dall’Agenzia delle entrate.
  • Lo step successivo è la richiesta di licenze amministrative, permessi comunali e qualunque altro adempimento che dipende dalla tipologia di azienda.
  • Comunicazione dell’avvio dell’attività presso la Camera di Commercio (ed eventuale iscrizione all’Albo degli Artigiani).
  • Adempimenti INPS e INAIL.

Come aprire una società cooperativa

L’apertura di una società cooperativa è normata dall’art. 2521, e va svolta secondo le seguenti tappe:

  • Redazione da parte del notaio dell’atto costitutivo come atto pubblico. L’atto costitutivo deve anche includere lo statuto, oltre che l’oggetto sociale, il numero e le generalità dei soci, le regole che riguardano l’assemblea e via dicendo.
  • Il notaio quindi richiede l’iscrizione nel Registro delle imprese e al deposito dell’atto costitutivo. 
  • La cooperativa deve anche essere iscritta all’Albo delle società cooperative, nella sezione corretta tra cooperative a mutualità prevalente o cooperative diverse (cioè quelle a mutualità non prevalente, che non possono beneficiare di agevolazioni fiscali).

Come aprire una società di capitali

Anche nel caso dell’apertura di una società di capitali occorre la presenza di un notaio. Ecco i diversi step:

  • Redazione dello statuto, che andrà allegato all’atto sostitutivo redatto alla presenza di un notaio e sottoscritto pubblicamente dai soci fondatori.
  • Versamento del capitale sociale su un conto corrente temporaneo a nome della società in fase di costituzione. In caso di SRL, il versamento deve essere di almeno il 25% al momento della costituzione, se il totale è superiore a 10.000 €. Se inferiore non viene richiesto un versamento minimo. Per le SPA, è obbligatorio versare almeno il 25% del capitale sociale minimo.
  • Richiesta di codice fiscale e partita IVA dall’Agenzia delle entrate.
  • Iscrizione della società, da parte del notaio, al Registro delle imprese.
  • Apertura di un conto corrente permanente.
  • Eventuali adempimenti INPS e INAIL in caso di assunzione di dipendenti.

Nota:

Aprire un’impresa, tranne che nel caso della ditta individuale, presenta diverse complicazioni burocratiche. Non esitare ad affidarti a dei professionisti per evitare di incappare in errori che possono condurre a multe o problematiche future.

Quanto costa creare un’impresa?

Vediamo ora una panoramica dei costi legati all’iter burocratico per l’inizio di un’attività d’impresa:

  • Ditta individuale: il costo delle procedure burocratiche si aggira attorno ai 200 €, a cui se ne possono aggiungere 300 se si chiede un aiuto professionale.
  • Società di persone: in questo caso bisogna conteggiare l’eventuale onorario del notaio (800-1500 €), la tassa di registro (200 €), i diritti di segreteria e i bolli (90-120 €), i diritti di iscrizione al Registro delle imprese (circa 90 €) e la tassa camerale annuale, che varia da provincia a provincia (da 120 a 200 €). In totale quindi si va da 1300 € a 2100 € circa.
  • Società cooperativa: esenti da imposta di bollo, le cooperative devono prevedere l’onorario del notaio (1500 – 1800 €), più gli altri adempimenti burocratici (attorno ai 400 €). La spesa si aggira quindi attorno ai 2000 €, a cui bisogna aggiungere la quota sociale di ogni socio, che può essere, a norma di legge, compresa in un ventaglio che va da 25 a 75.000 €.
  • Società di capitali: anche in questo caso bisogna conteggiare i costi notarili (1000 – 2000 €), i costi delle imposte (che variano a seconda della forma giuridica) e il versamento del capitale sociale, anche questo variabile. Per una SRL, il costo si può aggirare tra i 1500 e i 4000 €, mentre per una SPA può salire fino a 7000 €.

Come vedi, il ventaglio dei costi è molto ampio, e rispecchia le grandi differenze esistenti tra le varie tipologie di imprese.

Potenziali problemi nella creazione di un’impresa e loro soluzione

Vediamo ora alcuni dei problemi più comuni che possono svilupparsi in fase di avvio di un’attività d’impresa, con la loro soluzione:

  • Scelta della forma giuridica errata, che può avere conseguenze sulla tassazione e sulle leggi da rispettare -> Per scegliere la forma giuridica corretta occorre informarsi con cura e, se non ci si sente sufficientemente sicuri, chiedere la consulenza di un professionista.
  • Scelta dell’oggetto sociale errato, che può limitare l’attività dell’impresa -> Per fortuna, si può rimediare semplicemente modificando l’oggetto sociale. 
  • Mancanza di un business plan -> Scrivere un business plan ben strutturato e completo è indispensabile per guidare l’impresa verso il successo.
  • Desiderio di “fare tutto da soli” -> Scegliere di non affidarsi a dei consulenti esperti in fase di avvio può sembrare un risparmio, ma in realtà potrebbe portare a costi inattesi (come le multe) in futuro, o, peggio, addirittura pregiudicare il successo dell’azienda. Oltre a selezionare un consulente qualificato perché risponda a tutti i tuoi dubbi e le tue domande, puoi anche approfittare dei servizi (spesso gratuiti) di supporto che esistono presso le Camere di Commercio o tramite gli enti accreditati Invitalia.
  • Spendere troppo tempo ed energie nella burocrazia -> Il lavoro di un imprenditore non è quello di affogare nelle scartoffie. Devi concentrarti sulla tua azienda e sul prodotto o servizio che offri. Ecco perché devi approfittare di ogni strumento e soluzione che ti permette di snellire le procedure burocratiche, da quelle verso la Pubblica amministrazione, che quelle che riguardano fornitori, clienti e dipendenti.

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FAQ

  • Quali sono gli obblighi legali per creare un’impresa in Italia?

    Gli obblighi legali per creare un’impresa dipendono grandemente dalla forma giuridica dell’impresa stessa. Si va dalla semplice presentazione della Comunicazione Unica per le ditte individuali, a requisiti molto più complessi per le società di capitali. Per assicurarti ti agire a norma di legge, ti raccomandiamo di informarti con attenzione e di affidarti a una consulenza esperta.

  • Come creare un piano aziendale?

    La creazione di un piano aziendale è un processo in diverse fasi a cui abbiamo dedicato un’apposita guida (di cui trovi il link poco sopra). Riassumendo, i diversi step sono:

    • La fase di definizione, in cui si stabilisce la forma giuridica dell’azienda, il suo prodotto/servizio, il suo mercato di riferimento, il posizionamento nel mercato stesso (ad esempio fascia lusso, fascia media, ecc).
    • La fase di analisi del mercato e della concorrenza.
    • La fase di redazione degli obiettivi, che devono essere il più possibile chiari e misurabili.
  • Quanto costa creare un’impresa?

    I costi per la creazione di un’impresa variano grandemente a seconda della forma giuridica e della complessità dell’iter burocratico da compiere (più è complesso, e più sarà necessario il lavoro di diverse figure professionali). Si va da un minimo di 200 € per l’apertura di una ditta individuale a un massimo di 7.000 € per la creazione di una società per azioni.

  • Quali sono gli errori da evitare quando si crea un’impresa?

    Gli errori più comuni riguardano la scelta scorretta della forma giuridica o dell’oggetto sociale dell’azienda, ma anche la mancanza di un business plan, la mancata consultazione di un professionista in caso di incertezze e problematiche, e il fatto di farsi travolgere dalla burocrazia. 

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