Strumento cruciale per qualunque impresa in fase di avvio, il business plan rappresenta anche il principale viatico per ottenere quei finanziamenti che sono la benzina nel motore della tua idea. Redigerlo nel modo giusto, ovvero in modo da comunicare in modo chiaro il valore della tua proposta ai tuoi potenziali finanziatori, in particolare le banche, è dunque un passaggio indispensabile.
Scopri qui come creare un business plan che ti permetta di ottenere un finanziamento bancario e far partire la tua impresa con il piede giusto.
Sintesi in breve:
- Business plan documento strategico: È il documento fondamentale per ottenere finanziamenti bancari, pubblici o da investitori privati.
- Tipologie di finanziamento: Bancari, pubblici tramite bandi, crowdfunding, venture capital e business angels.
- Sezioni chiave: Executive summary, analisi di mercato, piano finanziario, analisi SWOT e strategia di marketing.
- Elementi vincenti: Dati realistici, fonti verificabili, proiezioni finanziarie dettagliate e modello business chiaro.
- Tempistiche delle proiezioni: Previsioni mensili per il primo anno, poi trimestrali e annuali per gli anni successivi.
Cos'è un business plan
Come al solito, prima di addentrarci nella questione della redazione di un business plan per la richiesta di un finanziamento bancario, sgomberiamo il campo dai dubbi fornendo una definizione precisa di questo documento tanto importante.
Il business plan è, dunque, un documento strategico composto da diverse parti, che contiene tutte le informazioni più importanti sul tuo progetto di impresa, non solo in termini generici ma anche andandone a esplorare i dettagli di maggiore rilevanza per le sue prospettive di successo.
Un business plan deve infatti contenere:
- La descrizione del prodotto o servizio offerto dall'azienda
- Il mercato su cui l'azienda ha l'intenzione di operare
- La sua forma giuridica
- Il suo organigramma e la composizione del team
- L'indirizzo della sede legale
- I dati anagrafici dei titolari
- Il budget necessario per avviare l'impresa
- La strategia di marketing che l'azienda adotterà per promuovere i suoi prodotti o servizi
- Gli obiettivi che intende raggiungere a diverse scadenze temporali
- Il piano per il loro raggiungimento
- Il modello business (business model) che definisce come l'azienda creerà, distribuirà e catturerà valore
Ma soprattutto, e questo è un punto che ci teniamo a sottolineare, il business plan deve partire da un'idea d'impresa solida, già verificata e validata con analisi obiettive e approfondite. Per scoprire come fare, ti consigliamo di leggere la nostra guida alla validazione dell'idea d'impresa.
Attenzione:
Un business plan non è un documento statico da redigere una sola volta. Le banche e gli investitori si aspettano che venga aggiornato regolarmente, soprattutto nei primi 12-24 mesi di attività, per riflettere l'evoluzione reale del mercato e delle performance aziendali.
A quali finanziamenti può ambire la tua impresa?
Secondo i dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in Italia sono disponibili oltre 500 milioni di euro in bandi e agevolazioni per startup e nuove imprese, con un tasso di successo del 35% per le domande accompagnate da un business plan strutturato e dettagliato.
Facciamo ora una panoramica delle tipologie di finanziamento che la tua azienda può pensare di ottenere:
- Finanziamenti bancari – sono il tema principale di questo articolo, e possono essere suddivisi in diverse tipologie, di cui parleremo meglio a breve.
- Finanziamenti pubblici tramite bandi – lanciati dalle istituzioni europee, dallo stato italiano o persino a livello locale dalle Regioni, i finanziamenti per le nuove imprese rappresentano un'ottima opportunità, a condizioni agevolate o addirittura a fondo perduto, per ottenere il denaro che ti occorre ad avviare la tua azienda. Puoi consultare il portale ufficiale incentivi.gov.it per scoprire i bandi attivi.
- Crowdfunding – se pensi che la tua idea possa suscitare l'entusiasmo di un numero consistente di persone disposte ad investire, avviare una campagna di crowdfunding potrebbe permetterti di raccogliere la cifra di cui hai bisogno, soprattutto se non è molto elevata.
- Venture Capital – indirizzata principalmente alle startup innovative e alla ricerca di aziende ad elevato potenziale di crescita, questa tipologia di finanziamento proviene dalle istituzioni e da investitori privati tramite fondi specifici. I venture capitalist investono in cambio di quote societarie, puntando su progetti scalabili e con alto ritorno sull'investimento.
- Business Angels – si tratta di finanziatori privati che riversano una certa quantità di capitale nell'azienda in cambio di quote societarie. Anche se questa modalità di finanziamento è associata soprattutto alle startup tecnologiche, può essere applicata a qualunque impresa con una proposta di valore unica e chiara.
Le diverse tipologie di finanziamento bancario alle aziende
Andiamo ora un po' più in profondità per quanto riguarda la tipologia di finanziamenti bancari che sono disponibili per le imprese che muovono i primi passi:
- Finanziamenti per l'avvio dell'impresa – consentono di coprire le spese di partenza dell'azienda, e spesso, grazie alle garanzie pubbliche (come il Fondo di Garanzia per le PMI), sono disponibili a condizioni agevolate.
- Microcredito – si tratta di finanziamenti di piccola entità (in genere di poche migliaia o decine di migliaia di euro) dedicati a quelle imprese o professionisti che difficilmente hanno accesso al credito tradizionale, magari perché non possono avanzare delle garanzie o provengono da categorie svantaggiate.
- Finanziamenti "green" – si tratta di crediti concessi nello specifico per quelle aziende o quegli ambiti aziendali che hanno a che fare con l'ambiente e la sostenibilità, spesso con tassi di interesse ridotti.
Per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alla tua startup, ecco un confronto dettagliato:
Tipologia | Importo medio | Garanzie richieste | Tempi di erogazione | Ideale per |
---|---|---|---|---|
Finanziamento avvio | €10.000 - €50.000 | Basse (garanzie pubbliche) | 30-60 giorni | Nuove imprese con business plan solido |
Microcredito | €5.000 - €25.000 | Minime o assenti | 15-30 giorni | Professionisti e categorie svantaggiate |
Finanziamenti green | €20.000 - €100.000 | Medie | 45-90 giorni | Progetti con focus sostenibilità |
Buono a sapere:
Secondo uno studio della Camera di Commercio, oltre l'80% delle banche italiane richiede un business plan dettagliato per finanziamenti superiori a €25.000. Investire tempo nella sua redazione aumenta significativamente le tue probabilità di successo.
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La guida alla creazione di un business plan per richiedere un finanziamento bancario
Un business plan finalizzato alla richiesta di un prestito bancario deve incarnare determinate caratteristiche e qualità capaci di attirare le attenzioni degli analisti dell'istituto di credito in questione. In quanto documento su cui si fondano le prime valutazioni della banca per quanto riguarda la tua richiesta, deve trasmettere affidabilità, chiarezza e realismo.
Ciò che la banca vuole trovare nel tuo business plan non sono promesse di crescita esagerate o tentativi di "venderle" il prodotto o servizio che offri. Quello che vuole è una sintesi ben strutturata delle prospettive della tua impresa, basata su numeri e analisi solidi e verificabili.
Questo come regola generale, ma devi sapere che un business plan si compone di diverse "sezioni", ciascuna contenente informazioni specifiche.
Nota:
Non esiste nessuna regola che stabilisce che il business plan debba essere strutturato in un certo modo, tuttavia la prassi e l'esperienza degli specialisti hanno istituito una sorta di canovaccio da rispettare, almeno a grandi linee. Un business plan efficace contiene generalmente tra le 15 e le 30 pagine.
Le diverse parti che compongono un business plan
Un business plan si compone in genere di:
- Executive summary
- Descrizione dell'azienda
- Descrizione dei prodotti o servizi
- Analisi di mercato
- Analisi competitiva
- Strategia di marketing
- Piano di vendita
- Piano operativo
- Piano finanziario
- Analisi SWOT
Andiamo ora a vedere punto per punto come redigere ogni singolo elemento del tuo business plan.
Executive Summary
L'Executive Summary è un riepilogo delle caratteristiche più importanti della tua azienda, e ha lo scopo di fornire una panoramica del tuo progetto imprenditoriale con un solo colpo d'occhio.
È un po' come la vetrina del tuo progetto, e andrà redatto con attenzione e precisione perché sarà la prima cosa che i tuoi potenziali finanziatori incontreranno nel tuo business plan. Deve essere conciso (massimo 2 pagine) e contenere:
- La missione aziendale
- La proposta di valore unica
- Il mercato di riferimento
- I principali obiettivi finanziari
- L'ammontare del finanziamento richiesto e il suo utilizzo previsto
Descrizione dell'azienda
Questa parte del business plan serve per fornire una panoramica più dettagliata della tua azienda, che includa il business model (modello business), i prodotti che offri, l'approccio al mercato, la tua strategia di fornitura e via dicendo.
Serve a chi legge a comprendere come desideri operare e muoverti sul mercato. Devi spiegare:
- La struttura societaria e la forma giuridica
- La storia dell'azienda (se esistente)
- La composizione del team e le competenze chiave
- La visione a lungo termine
Descrizione dei prodotti o servizi
Qui dovrai descrivere ciò che intendi vendere, che si tratti di prodotti o servizi.
Attenzione, però: non stai parlando a dei potenziali clienti, ma a dei potenziali finanziatori. Dovrai mostrare loro in che modo il tuo prodotto risponde alle esigenze dei clienti, come si distingue dalla concorrenza, qual è la strategia di prezzo che intendi applicare, e così via.
Un potenziale finanziatore non è interessato a sapere quanto è bello e utile ciò che vendi, ma quali opportunità di profitto offre e quale problema concreto risolve sul mercato.
Analisi di mercato
Veniamo a una delle parti più cruciali del tuo business plan al fine di convincere un istituto di credito a concederti un finanziamento.
È infatti tramite l'analisi di mercato che potrai dimostrare di conoscere bene l'ambiente in cui la tua azienda sarà inserita e di aver identificato un modo in cui può emergere.
In questa sezione dovrai parlare di:
- Il tuo pubblico target (clienti ideali)
- Come intendi raggiungerlo
- Le sue dimensioni e potenziale di crescita
- La sua capacità di spesa
- I canali che preferisce utilizzare per informarsi e acquistare
- Le tendenze di mercato attuali e future
Dovrai corroborare le tue informazioni con ricerche di mercato e dati solidi provenienti da fonti autorevoli.
Buono a sapere:
Utilizza strumenti gratuiti come Google Trends, dati ISTAT, report di settore delle Camere di Commercio e analisi dell'Osservatorio Startup Italiane per corroborare la tua analisi di mercato con fonti verificabili e aggiornate.
Analisi competitiva
Altra sezione di grandissima importanza, è un'analisi della tua concorrenza, dei suoi punti di forza e di debolezza e dei vantaggi competitivi che sei in grado di offrire rispetto a loro.
Dimostrerà alla banca che conosci a fondo l'arena in cui intendi combattere e sai come farti valere. Devi includere:
- Chi sono i tuoi principali concorrenti diretti e indiretti
- La loro quota di mercato
- I loro punti di forza e debolezza
- Come ti differenzi (prezzo, qualità, servizio, innovazione)
- Le barriere all'ingresso nel mercato
Strategia di marketing
Qui è dove dovrai parlare del modo in cui intendi attirare e conservare i tuoi clienti.
Dovrai dimostrare di avere una unique selling proposition chiara e di essere consapevole delle attuali tendenze in fatto di marketing. Dovrai specificare:
- Come intendi comunicare con i tuoi clienti
- Quali canali di marketing utilizzerai (digitale, tradizionale, social media)
- Le modalità promozionali e di fidelizzazione
- Il budget marketing previsto
- Alcune previsioni di performance (visualizzazioni sito web, iscritti newsletter, tassi di conversione)
La tua strategia di marketing deve essere realistica, misurabile e allineata con il tuo budget disponibile.
Piano di vendita
Altro elemento del business plan la cui importanza non può essere sottostimata, spiega ai tuoi potenziali finanziatori come intendi generare e gestire le vendite.
Questo include:
- I venditori che desideri assumere e la loro struttura di compenso
- La definizione di un customer journey preciso
- L'utilizzo di strumenti digitali a supporto delle vendite
- I canali di vendita (diretti, indiretti, online, offline)
- Gli obiettivi di vendita mensili e annuali
- Il processo di acquisizione clienti
Piano operativo
Altro elemento del business plan la cui importanza non può essere sottostimata, spiega ai tuoi potenziali finanziatori come intendi generare e gestire le vendite.
Questo include:
- I venditori che desideri assumere e la loro struttura di compenso
- La definizione di un customer journey preciso
- L'utilizzo di strumenti digitali a supporto delle vendite
- I canali di vendita (diretti, indiretti, online, offline)
- Gli obiettivi di vendita mensili e annuali
- Il processo di acquisizione clienti
Piano operativo
Il piano operativo non è altro che il modo in cui la tua azienda funzionerà nella sua attività di business, in particolare per quanto riguarda:
- Produzione e gestione della qualità
- Gestione dell'inventario
- Supply chain e relazioni con i fornitori
- Relazioni con i partner
- Spedizione e consegna della merce
- Stoccaggio
- Eventuale gestione dei rifiuti
- Gestione documentale e contrattuale
Un elemento spesso sottovalutato nel piano operativo è la gestione documentale e contrattuale. L'adozione di strumenti di firma elettronica come Yousign può ridurre i tempi di firma dei contratti con fornitori, partner e investitori da giorni a poche ore, dimostrando ai finanziatori la tua capacità di operare in modo efficiente e moderno.
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Piano finanziario
Veniamo al cuore economico della tua impresa, quello che alla banca, senza dubbio, interessa di più.
Il tuo piano finanziario deve mostrare in numeri realistici il percorso della tua azienda in termini monetari, per convincere i tuoi potenziali creditori che sarai in grado di ripagare il finanziamento concesso.
Il tuo piano finanziario deve contenere:
- Il budget per le spese in conto capitale
- Il conto economico previsionale
- Il piano di cassa (cash flow)
- Lo stato patrimoniale previsionale
- Le proiezioni e previsioni riguardanti tutti i più importanti dati finanziari della tua azienda
- Il break-even point (punto di pareggio)
- Il piano di rimborso del finanziamento
Almeno per il primo anno, la previsione dovrà essere dettagliata mese per mese, poi si potrà estendere la previsione su base trimestrale per il secondo anno e quindi su base annuale per gli anni successivi (generalmente fino a 3-5 anni).
Importante:
Le proiezioni finanziarie devono essere realistiche e conservative. Sovrastimare i ricavi del 30-40% o sottostimare i costi è uno degli errori più comuni che portano al rifiuto del finanziamento. Le banche preferiscono obiettivi raggiungibili a promesse irrealistiche.
Analisi SWOT
Acronimo inglese che sta per Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats, ovvero punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce.
Consente di offrire un'analisi delle qualità della tua impresa, dei possibili ostacoli che si troverà davanti (e del modo in cui intendi superarli), ma anche delle opportunità di mercato e dei pericoli che potrà incontrare.
Un'analisi SWOT ben strutturata dimostra ai finanziatori che:
- Hai una visione realistica della tua posizione sul mercato
- Hai identificato i rischi e hai un piano per mitigarli
- Sai cogliere le opportunità quando si presentano
- Sei consapevole delle tue limitazioni e lavori per superarle
Secondo uno studio dell'Osservatorio Startup Italiane, le startup che includono un'analisi SWOT dettagliata nel loro business plan hanno il 40% in più di probabilità di ottenere finanziamenti rispetto a quelle che non lo fanno.
Errori comuni da evitare nella redazione del business plan
Anche il business plan più accurato può essere respinto se contiene alcuni errori critici. Ecco i più comuni:
- Proiezioni finanziarie irrealistiche – essere troppo ottimisti sui ricavi o sottostimare i costi
- Mancanza di ricerca di mercato – basare il piano su supposizioni invece che su dati verificabili
- Ignorare la concorrenza – presentare il prodotto come "unico" senza analizzare i competitor
- Piano di marketing vago – non specificare canali, budget e metriche concrete
- Errori grammaticali e di formattazione – danneggiano la credibilità professionale
- Assenza di un piano B – non prevedere scenari alternativi in caso di difficoltà
- Non aggiornare il documento – presentare un business plan obsoleto o con dati vecchi
Attenzione:
Non copiare modelli di business plan generici trovati online senza personalizzarli. I finanziatori riconoscono immediatamente i template standard e questo può danneggiare seriamente la tua credibilità. Ogni business plan deve essere unico e riflettere la specificità del tuo progetto.
Gli strumenti di digitalizzazione rendono più moderna la tua azienda
La digitalizzazione è oggi una realtà che abbraccia l'intero panorama economico, anche settori che fino a poco tempo fa ne erano rimasti relativamente ai margini.
Grazie all'incremento dell'efficienza, della sostenibilità e della praticità che gli strumenti digitali possono offrire alle aziende, consentono di abbassare i costi e le tempistiche per svolgere una grande varietà di mansioni, consentendo di indirizzare le risorse verso scopi particolarmente produttivi e redditizi.
Ecco perché l'uso di alcuni strumenti di digitalizzazione andrebbe incluso nel tuo business plan per mostrare ai tuoi potenziali finanziatori la tua intenzione di rimanere al passo con le ultime tecnologie e di operare con efficienza operativa massima.
Gli strumenti digitali più rilevanti da considerare includono:
- Software di gestione aziendale (ERP, CRM)
- Piattaforme di e-commerce
- Strumenti di firma elettronica per contratti
- Sistemi di fatturazione elettronica
- Strumenti di project management
- Piattaforme di marketing automation
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- Garantire la conformità legale con il regolamento eIDAS
- Tracciare lo stato di ogni documento in tempo reale
Conclusione
Creare un business plan capace di attirare finanziamenti richiede tempo, ricerca approfondita e attenzione ai dettagli. Ricorda che questo documento non è solo un requisito burocratico, ma uno strumento strategico che ti aiuterà a chiarire la tua visione, identificare i rischi e pianificare il successo della tua impresa.
Investi le risorse necessarie nella sua redazione, basati su dati verificabili, mantienilo aggiornato e mostra ai tuoi finanziatori che hai una visione chiara e realistica del futuro della tua azienda.
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FAQ
Quali sono gli elementi chiave di un business plan?
Un business plan completo include: executive summary, descrizione dell'azienda e del modello business, descrizione dei prodotti o servizi, analisi di mercato, analisi competitiva, strategia di marketing, piano di vendita, piano operativo, piano finanziario e analisi SWOT.
Quanto deve essere lungo un business plan?
Un business plan efficace contiene generalmente tra le 15 e le 30 pagine, a seconda della complessità del progetto. L'executive summary dovrebbe essere di massimo 2 pagine, mentre il piano finanziario richiede particolare dettaglio.
Come posso aumentare le mie possibilità di ottenere finanziamenti per la mia azienda?
Puoi migliorare le possibilità di ottenere il credito redigendo un business plan con numeri solidi e realistici, un'analisi di mercato basata su dati verificabili, proiezioni finanziarie conservative e mostrando consapevolezza delle ultime tendenze come la digitalizzazione. Includi sempre fonti autorevoli per le tue affermazioni.
Quali sono le opzioni di finanziamento migliori per le startup?
Le opzioni principali includono: finanziamenti bancari per l'avvio (con garanzie pubbliche), finanziamenti pubblici tramite bandi a fondo perduto, microcredito per importi ridotti, venture capital per startup ad alto potenziale, business angels e crowdfunding. La scelta dipende dal tipo di impresa, dall'importo necessario e dalla fase di sviluppo.
Checklist: Il tuo business plan è pronto per la banca?
Prima di presentare il tuo business plan, verifica di aver incluso tutti questi elementi:
- Executive summary conciso (max 2 pagine)
- Proiezioni finanziarie dettagliate (mese per mese per l'anno 1)
- Analisi SWOT completa con strategie di mitigazione dei rischi
- Fonti citate per tutti i dati di mercato e le statistiche
- CV del team fondatore allegato
- Piano di rimborso realistico e sostenibile
- Analisi della concorrenza approfondita
- Strategia di marketing con budget e KPI definiti
- Descrizione chiara del modello business
- Documento formattato professionalmente e senza errori