Come probabilmente già sai, prima di lanciarti in qualunque avventura imprenditoriale, occorre che tu sia consapevole del percorso che intendi intraprendere e dei suoi eventuali rischi. Ebbene, questa consapevolezza è strettamente legata a una strategia aziendale che va chiarita e messa nero su bianco appena l’idea di creare un’azienda inizia a germogliare seriamente nella tua mente. Ti occorre, insomma, un piano. Quello che si chiama piano aziendale.
Se il piano aziendale a prima vista può apparire complicato e difficile da realizzare, bisogna tuttavia sapere si tratta di una tappa fondamentale nell’ideazione di una nuova azienda, così come nella gestione di un’azienda esistente. Il successo della tua azienda dipenderà in parte proprio da questo piano operativo. Lo dicono i dati: le aziende che hanno un piano aziendale crescono del 30% più rapidamente di quelle che non ce l’hanno.
Scopri allora come crearne uno con tutti i crismi! Dopo aver letto questo articolo, il piano aziendale non avrà più alcun segreto per te e potrai iniziare serenamente la tua nuova vita imprenditoriale.
Cos’è un piano aziendale?
Prima di tutto, dobbiamo capire che cos’è esattamente un piano aziendale. Il piano aziendale è un documento che contiene tutte le informazioni più importanti sulla tua azienda, e che serve da bussola di orientamento per avere a portata di mano tutti gli elementi fattuali indispensabili per poter prendere le migliori decisioni.
A cosa serve un piano aziendale
Il piano aziendale, come avrai capito, funziona come un piano strategico che ha lo scopo di guidare la tua impresa lungo un percorso che la conduca al successo. Più nel dettaglio, possiamo riassumere il suo scopo in quattro obiettivi principali:
- Aiutare a definire e a chiarire la direzione strategica dell’azienda
- Pianificare le risorse necessarie sia umane che finanziarie e logistiche
- Gestire gli eventuali rischi
- Monitorare i progressi fatti e i punti di debolezza rispetto agli obiettivi dati a monte.
Occorre poi sottolineare che si tratta di un documento necessario anche per accedere a investimenti e finanziamenti, e ottenere quindi quei capitali che sono indispensabili sia per il funzionamento dell’azienda e sia per i suoi progetti di crescita.
Quali informazioni deve contenere
Vediamo ora quali sono gli elementi che un modello di piano aziendale standard deve contenere:
- La presentazione generale della tua azienda, inclusi il nome, la sede, la forma giuridica.
- Il prodotto o il servizio fornito: definire in modo chiaro quale sarà il prodotto o il servizio fornito dalla futura azienda. Per esempio scarpe da donna o una soluzione informatica in ambito B2B.
- Il numero di dipendenti che saranno impiegati: considerare la quantità di forza lavoro che dovrà un’azienda dovrà impiegare permette di avere un’idea chiara del budget che è necessario allocare per le risorse umane.
- I macro obiettivi che l’azienda vuole raggiungere: occorre definire gli obiettivi in termini di tempo e realizzazioni. Per esempio, l’obiettivo è quello di entrare nel mercato dell’export entro 5 anni o acquisire un certo numero di clienti.
- I metodi con i quali intende raggiungere tali obiettivi.
- Previsioni dei bilanci contabili per i primi anni.
- Il mercato di riferimento: definire chiaramente il mercato di riferimento dell’azienda è fondamentale per non buttare via energie e risorse.
- Il piano comunicazione / piano marketing che verrà implementato: questo contiene i principali elementi della comunicazione aziendale, e dunque il logo, l’identità aziendale e l’approccio marketing per raggiungere i target.
- Il piano operativo: il piano operativo è costituito da una serie di obiettivi che richiedono una pianificazione strategica dettagliata per essere raggiunti. Per esempio per raggiungere un +15% sulle vendite nel prossimo trimestre occorre assumere altre due persone, oppure acquistare un nuovo macchinario.
La creazione di un piano aziendale
Affrontiamo ora una domanda che, a questo punto, non puoi non porti: come si svolge un processo di pianificazione aziendale?
La creazione di un piano aziendale è un percorso suddiviso in diverse tappe che possono variare a seconda delle esigenze della tua azienda e dei tuoi obiettivi. Ma per dartene un’idea, ecco un esempio di percorso tra i più comuni.
La fase di definizione
Si comincia definendo le principali caratteristiche dell’azienda, come la forma societaria, il prodotto o servizio offerto, il mercato di riferimento, il tipo di posizionamento del prodotto/servizio nel mercato stesso (ad esempio nel settore del lusso, nella fascia media, nella fascia bassa) e così via.
Anche se può apparire banale, questo step è indispensabile per circoscrivere il campo d’azione dell’impresa e non rischiare di dispendere inutilmente energie, investimenti e capitale umano.
La fase di analisi
In parallelo più che successivamente, è necessario affrontare un’analisi del mercato e della concorrenza, per poter agire in modo strategico sfruttando i propri punti di forza e i punti di debolezza dei competitor al fine di creare (o guadagnare) un proprio spazio nel mercato.
La fase di redazione degli obiettivi
Stabilisci del dettaglio i risultati che vuoi ottenere per ogni area di lavoro (marketing, vendite, ecc), con KPI chiari, tempistiche ben definite, indicazione dei team che vi lavoreranno e il metodo attraverso cui l’obiettivo sarà raggiunto.
Ad esempio, il team di marketing dovrà aumentare il numero dei potenziali clienti raggiungendo un +20 di visite al sito web entro un anno, attraverso campagne di e-mail marketing, attività SEO e promozione sui social media.
Tipi di piani aziendali
Il piano aziendale può essere declinato in diverse tipologie, tutti con delle specifiche particolari e soprattutto degli scopi diversi.
Il Business plan
Il business plan è il piano di avvio di un’impresa. Serve a fornire una descrizione chiara e completa delle attività dell’azienda, anche nell’intento di ottenere dei finanziamenti. Deve contenere le seguenti informazioni:
- Le proiezioni finanziarie: come le previsioni di vendita, i costi e altre informazioni legate all’aspetto finanziario dell’azienda.
- L'organigramma dell’azienda.
- L’analisi del mercato.
Il piano industriale
Il piano aziendale è un altro tipo di piano aziendale che si concentra sulla produttività delle aziende di tipo manifatturiero, e include:
- La gestione dei fornitori.
- Le strategie per migliorare la produttività.
- Il piano di investimento per materiale, macchinari, forza lavoro e via dicendo.
- Una previsione sul lavoro di conformità alle normative locali e di applicazione della policy sul controllo qualità.
- Le previsioni di fatturato e produzione.
Il piano commerciale
Con piano commerciale si intende l’insieme di strategie e metodi impiegati per la vendita dei prodotti o dei servizi realizzati o forniti dall’azienda. Serve ad avere una concretezza sui numeri di fatturato attesi dall’azienda. Deve includere:
- La politica commerciale dell’azienda.
- La definizione dei target commerciali di vendita a seconda dell’area, del prodotto o del canale di vendita usato.
- Le previsioni di vendita future per cliente.
- Analisi del mercato e dei potenziali clienti.
- Le strategie di acquisizione e di fidelizzazione di nuovi clienti.
- Gestione della forza vendita: pianificazione di formazioni sulle vendite, organizzazione della forza vendita e via dicendo.
Errori comuni in materia di piano aziendale
Spesso gli imprenditori, che siano giovani alle prime armi, ma spesso anche con una certa esperienza alle spalle, compiono degli errori durante l’elaborazione del loro piano business.
Ecco alcuni dei più importanti.
Saltare il business plan
Sono ancora molti gli imprenditori che decidono di saltare del tutto il business plan e di buttarsi direttamente nel lavoro. La loro motivazione è spesso questa: un mercato troppo imprevedibile che cambia troppo velocemente. Anche se è vero che il mercato attualmente è difficile da inquadrare, questo non significa affatto che elaborare un business plan sia uno sforzo inutile. Anzi, serve proprio a calcolare i potenziali rischi.
Fidarsi troppo dell’istinto
Tutti noi abbiamo sentito diverse storie che raccontano di straordinari colpi da genio nel mondo degli affari. Tuttavia, queste non sono affatto rappresentative della realtà imprenditoriale. Quello di agire d’istinto è un errore diffuso che devi assolutamente evitare. Piuttosto che prendere delle decisioni basate sui tuoi desideri o sulle tue percezioni di ciò che ti circonda, cerca piuttosto di basarti su dati solidi e tangibili, che ti permettano di prendere decisioni informate.
Non ascoltare i propri collaboratori
Nella creazione di un piano aziendale, ascoltare gli input dei propri collaboratori è fondamentale per avere una visione globale dell’attività e ampliare i propri orizzonti, incorporando punti di vista diversi.
Mancanza di valori aziendali
Un’azienda che vuole crescere e raggiungere il successo deve avere dei valori forti e ben definiti. I valori sono come dei pilastri che sostengono l’architettura dell’azienda. I numeri contano, ovviamente, ma non sono tutto. Bisogna che siano presenti dei valori con cui i collaboratori possono identificarsi, creando quindi un sentimento di appartenenza forte all’azienda.
Porsi degli obiettivi irraggiungibili
Un altro errore comune è quello legato agli obiettivi irraggiungibili fissati dal team di management per i propri dipendenti. Se questo modo di fare può portare a dei risultati a breve termine, non funziona a medio e lungo termine. Anzi, spesso arriva a creare una forte stanchezza e mancanza di motivazione nei dipendenti, che si traduce immancabilmente in un calo della produttività o, peggio ancora, in un turnover importante della forza lavoro.
Le best practice per creare il tuo piano aziendale
Vediamo ora le migliori pratiche per creare un piano aziendale capace di guidare la tua impresa verso il successo.
Non fidarti dei modelli “pronti all’uso”
Se un modello di piano aziendale può essere utile per ispirarti, non deve diventare un copione da seguire a tutti i costi. La redazione del tuo piano aziendale è un’importante opportunità per delineare la mappa che l’azienda dovrà seguire in futuro, e deve essere realizzato con cura sulla base delle caratteristiche e delle esigenze dell’azienda.
Ascolta i contributi dei tuoi team
Se la tua azienda è sufficientemente ampia, è probabile che sia difficile averne una visione d’insieme. Ecco perché è importante ascoltare quello che hanno da dire i tuoi collaboratori nei diversi dipartimenti.
Basa le tue decisioni sui dati
Numeri solidi, obiettivi chiari, linee guida ben definite: sono queste le caratteristiche di un piano aziendale di qualità. La vaghezza, così come “l’istinto” che abbiamo citato poco sopra, non sono d’aiuto.
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FAQ
Quali sono i principali elementi di un piano aziendale?
I principali elementi di un piano aziendale sono:
- Le principali informazione sull’azienda (nome, forma societaria, capitale)
- La missione dell’azienda
- Il prodotto o servizio offerto
- Il mercato di riferimento
- Gli obiettivi da raggiungere
- Lo stato attuale della concorrenza
- Il posizionamento del proprio brand nel mercato.
Quale dovrebbe essere la lunghezza giusta di un piano aziendale?
Non esiste una lunghezza standard per il piano aziendale, si può andare da qualche decina di pagine fino a oltre cento. Tutto dipende dalla complessità del tuo progetto.
Chi deve scrivere un piano aziendale?
Il piano aziendale viene in genere redatto dal titolare dell’azienda con i suoi soci, ma può anche essere creato da professionisti specializzati.
Qual è la frequenza di aggiornamento di un piano aziendale?
La frequenza di aggiornamento di un piano aziendale varia a seconda dell’ambiente in cui evolve l’azienda. Con ambiente intendiamo il mercato di riferimento, il posizionamento del proprio prodotto e le capacità dell’azienda. Tuttavia è consigliabile aggiornare il piano aziendale almeno una volta l’anno.