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Business plan per servizi sanitari: come renderlo efficace

Qu’est ce qu’un business plan et comment le réussir

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Con una popolazione mondiale, e in particolare italiana, la cui età media cresce decisamente virando verso la terza età, il settore sanitario è senza dubbio un ambito economico particolarmente promettente. Sempre più le persone avranno bisogno di servizi di assistenza, con spazi che si aprono per l'iniziativa privata.

Secondo un report di The Business Research Company, il mercato globale dei servizi sanitari è destinato a raggiungere nel 2029 la cifra da capogiro di 10.749 miliardi di dollari, con una crescita annua che arriva vicina al 5%.

Creare un'azienda in questo settore, avendo dalla propria parte le giuste competenze, può dunque offrire senza dubbio ottime opportunità di profitto. Ma come cominciare con il piede giusto per ricevere gli investimenti e il credito necessari per avviare la propria attività? La risposta è: con un business plan efficace.

In questo articolo ti guideremo nella redazione di un business plan in ambito sanitario, dandoti utili consigli se desideri aprire, ad esempio, una casa di cura, una farmacia, o una clinica privata.

Cos'è un business plan e perché è così importante nel settore sanitario

Come abbiamo detto più volte in altri articoli e guide sul tema (ad esempio, il nostro articolo sugli errori da non commettere nella redazione di un business plan), il business plan non è alto che un documento riassuntivo che descrive l'azienda in tutti i suoi dettagli più importanti, incluso il prodotto/servizio offerto, il mercato di riferimento, l'organigramma, il business model, la forma giuridica, il budget necessario, il piano aziendale e così via.

In ambito sanitario, dovranno necessariamente essere incluse anche tutte quelle questioni e informazioni che rendono la tua azienda conforme alle normative di settore.

La sua importanza deriva dal suo ruolo chiave all'interno dell'impresa nascente:

  • Per prima cosa, permette ai fondatori di chiarire e di mettere nero su bianco tutte le questioni più importanti per l'azienda, incluso il ruolo che ognuno avrà al suo interno. Sarà così possibile minimizzare i fraintendimenti o i contenziosi in una fase successiva.
  • Dimostra che la tua azienda è, almeno potenzialmente, capace di sostenersi e di produrre un profitto, dal momento che nel documento sono inclusi il budget e il fatturato stimato.
  • Dimostra che la tua azienda è in regola con la legge, che in ambito sanitario è particolarmente complessa e stringente.
  • Proprio per queste ragioni, il business plan funge da presentazione per la tua azienda nel momento in cui vuoi accedere a finanziamenti e investimenti. Un investitore o un istituto di credito faranno riferimento ad esso per prendere in considerazione la tua richiesta.

Come puoi comprendere, il business plan è un documento indispensabile per qualunque azienda, ma lo è tanto di più laddove sono necessari finanziamenti (magari cospicui) e dove questioni come la conformità rendono l'attività d'impresa particolarmente complessa.

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La guida passo-passo alla redazione del business plan per i servizi sanitari

Procediamo ora a mostrarti i vari passaggi della stesura di un business plan per diversi servizi sanitari. Siamo convinti che ogni azienda abbia le sue specificità, e non vogliamo dunque proporti un vero e proprio modello di business plan (di cui comunque puoi trovare abbondanza in rete) ma una guida e consigli per realizzare il tuo su misura per la tua idea imprenditoriale.

Andiamo dunque a scoprire i diversi step per creare il tuo business plan professionale in ambito sanitario e avviare la tua impresa con il piede giusto.

Business plan per una farmacia

Ecco i vari passaggi per redigere il business plan per una farmacia:

  • Valida la tua idea imprenditoriale – questo passaggio precede la fase di creazione del business plan, ma è indispensabile per accertarti che non ci siano errori nella tua idea iniziale. Nel caso di una farmacia, puoi ad esempio accertarti che il comune in cui desideri aprire la tua nuova farmacia non abbia già raggiunto il limite massimo stabilito dalla legge, che è di una farmacia ogni 3.271 abitanti.
  • Scrivi l'Executive Summary – si tratta di un riassunto di tutte le caratteristiche fondamentali della tua azienda, e consente di averne ad una sola occhiata (o quasi) una visione d'insieme. È il documento che i tuoi potenziali finanziatori vedranno per primo, e dovrà quindi essere capace di cogliere il loro interesse.
  • Passa alla descrizione della tua farmacia – devi immaginare questa parte come una narrazione della tua impresa capace di rispondere a domande come qual è il mercato di riferimento? Chi sono i clienti? Vengono offerti dei servizi speciali (ad esempio parafarmacia, cosmesi, ecc)?
  • Analisi di mercato – qual è il tuo bacino di utenti? Dove si trova la tua concorrenza? Si tratta di un mercato che include dei picchi stagionali (ad esempio perché ti trovi in una località di vacanza)?
  • Strategia di marketing – come intendi promuovere la tua farmacia? Vuoi annunciarne l'apertura tramite cartellonistica, annunci sui social, e via dicendo?
  • Analisi SWOT – questa parte del business plan ti consente di identificare e descrivere i punti di forza e di debolezza del tuo progetto di farmacia, così come le opportunità da cogliere e le minacce da affrontare.
  • Piano operativo – qui si passa alla parte più pragmatica, con la previsione finanziaria per la tua farmacia (di solito effettuata su un periodo di tre anni), il locale che desideri affittare, le assunzioni che vorrai effettuare, l'organigramma, la modalità di rifornimento dei farmaci e tutto ciò che le occorrerà per funzionare a pieno regime.
  • Piano finanziario – in questa parte dovrai affrontare questioni di grandissima importanza, come il budget che ti occorre per aprire la tua farmacia, inclusi gli eventuali finanziamenti o investimenti che desideri richiedere.

È importante notare che i passaggi descritti qui sopra sono gli stessi per ogni impresa, anche se andranno ovviamente adattati alle specificità del servizio sanitario in questione.

Business plan per una clinica privata o un poliambulatorio

Nel caso di un business plan per un'attività assai più complessa come un poliambulatorio o addirittura una clinica, la redazione dovrà avvenire con un grado ancora superiore di dettaglio e riflessione. Tra i punti da prendere in considerazione vi sono:

  • i servizi offerti – specializzazioni, tipologie diagnostiche, e via dicendo;
  • la posizione – deve trattarsi di una zona facilmente raggiungibile per gli utenti, con collegamenti al trasporto pubblico;
  • la concorrenza – dovrai saperti posizionare sul mercato, senza offrire servizi ridondanti sul tuo territorio;
  • il numero di pazienti da accogliere – nel caso di una clinica, questo deve comprendere il numero di stanze per i ricoveri;
  • i professionisti da coinvolgere – parliamo di personale medico, tecnico, infermieristico, amministrativo, di servizio, di guardianeria e così via;
  • la conformità ai requisiti regionali – per aprire una struttura sanitaria, come da decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, avrai bisogno di un'autorizzazione emessa dalla Regione in cui operi. Per averla, dovrai corrispondere agli specifici requisiti stabiliti dalla tua Regione, requisiti che saranno verificati dai funzionari regionali;
  • l'accreditamento – desideri lavorare in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale? Anche qui, dovrai rispettare degli specifici requisiti che dovranno essere presentati nel business plan.

Per un'impresa di questo tipo, ti occorreranno finanziamenti e investimenti cospicui, con un'estimazione dettagliata delle risorse di cui hai bisogno e una valutazione della sostenibilità sul lungo periodo.

Inoltre, dovrai pensare a una strategia di marketing efficace e diversificata, affinché i pazienti considerino la possibilità di affidarsi alla tua azienda per le loro esigenze di salute. Professionalità, affidabilità, competenza: sono le caratteristiche da sottolineare nelle tue comunicazioni promozionali.

Business plan per una casa di riposo

Anche l'apertura di una RSA è un'impresa complessa, che richiede la presenza di molti professionisti diversi e una grande struttura capace di accogliere diversi ospiti. Ecco dunque le particolarità di un business plan per una casa di riposo:

  • dovrà includere i requisiti di legge – in particolare quelli stabiliti dal Decreto Ministeriale 308 del 2001 Regolamento concernente i “Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’articolo 11della legge 8 novembre 2000, n. 328” e s.m.i.;
  • dovrà indicare di quale tipologia di struttura si tratta tra le quattro stabilite per legge – vale a dire struttura protetta, struttura a ciclo diurno, struttura a carattere comunitario o struttura a prevalente accoglienza alberghiera. Ogni struttura ha requisiti specifici;
  • strategia di marketing indirizzata alle famiglie più che agli utenti – anche le case di riposo devono essere in grado di promuoversi in modo efficace sul territorio, tenendo presente che più che gli utenti stessi, destinatarie dei messaggi di comunicazione devono essere le loro famiglie.

Per i passaggi specifici da seguire, anche in questo caso rimandiamo al business plan per una farmacia, che fornisce un esempio completo da poi adattare alle necessità specifiche di un'impresa di tipo RSA.

5 fattori per rendere il tuo business plan di servizi sanitari più capace di attrarre finanziamenti

Vediamo ora alcuni elementi che possono rendere il tuo business plan in ambito sanitario più appetibile per banche e investitori, specialmente per quelle attività – come cliniche, poliambulatori, RSA e via dicendo - che richiedono un capitale importante.

Fornisci uno studio di mercato corredato di dati solidi e sondaggi

Investire grossi capitali, anche in un settore in crescita come quello sanitario, è sempre un rischio. Ecco perché dimostrare quanto è interessante il tuo mercato sulla base di dati quantitativi e qualitativi può essere particolarmente utile per convincere i tuoi finanziatori.

Ti consigliamo quindi di includere nel tuo business plan:

  • dei dati demografici che mostrino quanto è ampia la tua potenziale utenza, includendo elementi come reddito medio, fasce d'età, e così via;
  • analisi della concorrenza, in particolare di ciò che le manca e, dunque, del tuo posizionamento nel mercato;
  • sondaggi e interviste in cui i tuoi potenziali utenti o i medici che potrebbero indirizzarli a te parlino dell'esigenza di un servizio come il tuo nel loro territorio.

Dimostra la tua conformità alla normativa

Una conoscenza della normativa vigente e la tua capacità di rispettarla in ogni dettaglio sono elementi indispensabili per un'attività in ambito sanitario, e i tuoi potenziali investitori si accerteranno che tutto sia in regola. Previeni ogni possibile dubbio o obiezione chiarendo fin nel dettaglio il tuo rispetto dei requisiti di conformità nazionali, regionali e locali per le aziende del tuo settore.

Descrivi il tuo team

Un'azienda è fatta soprattutto delle persone che la compongono, e questo vale in modo particolare per l'ambito sanitario, dove le competenze e l'autorevolezza del personale sono elementi trainanti e molto considerati dagli investitori.

Accertati di inserire nel tuo business plan un organigramma chiaro e dettagliato, che includa anche un brevissimo accenno alle passate esperienze delle figure più importanti. Assicurati di coprire ogni aspetto operativo e gestionale della tua impresa, dalle aree più strettamente mediche a quelle amministrative e contabili.

Offri previsioni finanziarie realistiche

L'ottimismo è un ottimo carburante per qualunque attività d'impresa, ma deve essere lasciato fuori dalle previsioni finanziarie del tuo business plan. Offrendo ai tuoi potenziali investitori dei numeri realistici, che loro verificheranno con i loro esperti, darai di te un'immagine di serietà e professionalità che di certo apprezzeranno.

Punta sulla digitalizzazione

La trasformazione digitale ha raggiunto anche il settore della salute. Come affermato da uno studio di Statista, ormai oltre un miliardo di persone utilizzano servizi sanitari digitali. Per questo, il tuo business plan dovrebbe guardare anche in quella direzione, che è una tendenza destinata a restare e a cui gli investitori guardano con molto interesse.

La digitalizzazione non riguarda solo i servizi medici veri e propri, ma può coinvolgere molti aspetti diversi della relazione tra la tua azienda e gli utenti/pazienti. Un esempio di strumento digitale in grado di facilitare il lavoro della tua impresa del settore sanitario è la firma elettronica.

Implementare la firma elettronica nelle tue procedure – sia in quelle che riguardano gli utenti che in quelle che riguardano dipendenti, collaboratori e fornitori – consente di avere dalla propria parte uno strumento che velocizza e facilita le procedure di firma, consente un'archiviazione sicura dei documenti e ha validità legale in tutta l'UE.

Dal consenso informato al consenso al trattamento dei dati personali, passando per i contratti di lavoro e quelli di fornitura, la firma elettronica abilita una modalità di firma da remoto e in linea con le normative, anche in materia di privacy.

Una firma elettronica sicura, conforme e attenta alla privacy per il settore sanitario

La soluzione di firma elettronica che noi di Yousign abbiamo realizzato permette alle imprese, incluse quelle del settore sanitario, di far firmare i propri documenti con il livello di sicurezza che desiderano, nel rispetto delle leggi e del GDPR.

Offriamo:

  • Tre tipologie diverse di firma elettronica, a seconda della sicurezza che desideri
  • Un'applicazione di firma pronta all'uso
  • Un'API facile da implementare se invece desideri una firma che si integri nei tuoi sistemi
  • Funzionalità di automazione
  • Workflow e modelli personalizzabili per i tuoi documenti più frequenti
  • Conformità con le normative eIDAS e GDPR
  • Hosting in Francia
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FAQ

  • Quali sono i componenti principali di un business plan in ambito sanitario?

    Gli elementi fondamentali di un business plan sono gli stessi per ogni settore, e includono l'Executive Summary, la descrizione del prodotto/servizio offerto, l'analisi di mercato, il piano operativo, il piano finanziario, l'analisi SWOT e la strategia di marketing. Naturalmente, l'ambito sanitario ha alcune peculiarità che andranno evidenziate dal business plan, come particolari requisti normativi.

  • Come posso realizzare un business plan efficace per il mio servizio sanitario?

    Anche se molti consigliano l'utilizzo di un software per business plan, la realtà è che, avendo magari a disposizione un modello versatile, è possibile realizzare un business plan efficace. Occorre prendersi tutto il tempo che occorre per farlo e accertarsi di inserire tutte le informazioni che possono servire per convincere i potenziali finanziatori. Ad esempio, un'analisi di mercato rigorosa che includa una panoramica dettagliata della concorrenza e alcuni elementi qualitativi, come interviste a medici e utenti. Un altro consiglio importante è quello di offrire delle previsioni finanziarie realistiche e piuttosto conservative.

  • Quali errori comuni devo evitare nelle redazione del business plan per la mia azienda del settore sanitario?

    Gli errori più comuni da evitare sono scrivere il business plan in modo frettoloso senza la dovuta attenzione, trascurare informazioni importanti, proporre previsioni finanziarie troppo ottimistiche che non comunicheranno affidabilità e serietà agli investitori.

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