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GDPR e firma elettronica in Italia: guida alla conformità per le PMI

Firma elettronica e GDPR

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In quanto uno tra i principali strumenti per la trasformazione digitale delle operazioni burocratiche delle aziende, la firma elettronica è oggi un elemento imprescindibile per qualunque impresa che voglia adottare un approccio moderno, avanzato ed efficiente alle sue procedure di firma.

Tuttavia, per agire nel rispetto della legge ed evitare problemi come costose sanzioni, occorre prestare attenzione alle questioni di conformità. In questo post parleremo in particolare della conformità al GDPR e delle sfide che le PMI devono affrontare nel loro utilizzo della firma elettronica.

In questo articolo scoprirai:

  • Le diverse tipologie di firma elettronica e i loro vantaggi per le PMI
  • I principi fondamentali del GDPR e come si applicano alla firma elettronica
  • Le misure pratiche per garantire la conformità normativa
  • Il ruolo del regolamento eIDAS e del Codice dell'Amministrazione Digitale

Riassunto in breve:

  • Definizione GDPR: Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è la normativa europea che protegge i dati personali di cittadini e consumatori, applicabile a tutte le aziende che trattano dati di residenti UE.
  • Dati trattati nella firma elettronica: Nome, cognome, indirizzo email e, nel caso di firma grafometrica, anche dati biometrici che richiedono una protezione rafforzata.
  • Obblighi aziendali: Registro dei trattamenti, nomina del Data Protection Officer (DPO), analisi dei rischi, misure di sicurezza informatica e informativa privacy conforme.
  • Prestatori di servizi fiduciari qualificati: Trasferiscono parte delle responsabilità GDPR alle PMI e garantiscono la conformità al regolamento eIDAS, facilitando la gestione della compliance.
  • Sanzioni: Le violazioni del GDPR possono comportare multe fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato globale annuo dell'azienda, oltre a danni reputazionali significativi.

Firma elettronica: i vantaggi per le PMI

Sono molti i vantaggi che la tecnologia della firma elettronica offre alle piccole e medie imprese. Vediamo i più importanti:

Efficienza operativa e risparmio

  • Firme da remoto – non è più necessario che il firmatario sia fisicamente presente nello stesso luogo del documento da firmare. Questo significa che è possibile, ad esempio, fare affari con persone e aziende che si trovano lontane, fare firmare contratti di lavoro in tutta comodità, siglare un contratto di partnership o investimento a distanza e così via.
  • Meno tempo perso – senza complicati appuntamenti da organizzare, le firme sono molto più rapide. Bastano pochi minuti dall'invio digitale di un documento per riceverlo siglato.
  • Ottimizzazione delle risorse – grazie al risparmio di tempo, puoi impiegare le ore di lavoro dei tuoi dipendenti in compiti più importanti e che portano maggiore valore all'azienda.
  • Meno costi – carta, stampanti, spazi di archiviazione... sono tutti costi che la digitalizzazione delle procedure di firma permette di risparmiare.

Sostenibilità e conformità

  • Sostenibilità – il risparmio di carta e altro materiale ha anche un impatto positivo sull'impronta di carbonio dell'azienda.
  • Validità legale – con una firma elettronica in linea con la normativa eIDAS, ci si assicura il valore legale della firma in tutta l'Unione Europea.
  • Facilità di consultazione – il documento firmato può essere facilmente condiviso e consultato ogni volta che ce n'è bisogno da diversi dispositivi.

Sicurezza e conformità normativa

  • Sicurezza – i documenti digitali firmati possono essere conservati in archivi digitali sicuri, a cui possono accedere solo le persone autorizzate della tua azienda.
  • Conformità normativa – affidandosi a un prestatore di servizi fiduciari qualificato, vale a dire un ente o azienda autorizzato a emettere firme elettroniche, ci si può assicurare firme in linea con la normativa e una conservazione dei documenti digitali a norma di legge.
  • Rapporti più semplici con la PA – il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) ha introdotto in Italia la firma elettronica come strumento nelle relazioni tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini o aziende, permettendo di poter svolgere tutta una serie di operazioni direttamente online.
  • Versatilità – grazie alle diverse tipologie di firma elettronica disponibili, è possibile scegliere il livello di sicurezza della firma adottata in base alle esigenze specifiche del documento.

Le 3 tipologie di firma elettronica in Italia

Il regolamento eIDAS e il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) riconoscono tre diverse tipologie di firma elettronica, ciascuna con un livello di sicurezza e un campo di applicazione specifico.

Tabella comparativa delle firme elettroniche

Tipo di firma

Livello di sicurezza

Casi d'uso principali

Validità legale

Identificazione firmatario

FES (Firma Elettronica Semplice)

Basso

Bolle di consegna, documenti interni, conferme d'ordine

Valida ma facilmente contestabile

Minima (email, click)

FEA (Firma Elettronica Avanzata)

Medio-alto

Contratti commerciali, contratti HR, documenti aziendali

Valore probatorio elevato

Forte (OTP, autenticazione a due fattori)

FEQ (Firma Elettronica Qualificata / Firma Digitale)

Massimo

Rapporti con PA, atti notarili, documenti legali critici

Equiparata alla firma autografa

Certificato qualificato rilasciato da prestatore accreditato

Caratteristiche principali

Firma Elettronica Semplice (FES)

La firma elettronica semplice è la forma più basilare di firma digitale. Può essere un semplice click su un pulsante "Accetto" o l'inserimento di un codice PIN. Sebbene sia valida legalmente, offre il minor livello di protezione e può essere facilmente contestata in caso di controversia.

Firma Elettronica Avanzata (FEA)

La firma elettronica avanzata è connessa in modo univoco al firmatario e permette di identificarlo con certezza. Utilizza meccanismi di autenticazione forte (come OTP via SMS) e garantisce l'integrità del documento. È la soluzione più utilizzata dalle PMI per la maggior parte dei contratti commerciali.

Firma Elettronica Qualificata (FEQ) o Firma Digitale

La firma elettronica qualificata, nota anche come firma digitale, è basata su un certificato qualificato rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari qualificato. Ha lo stesso valore legale della firma autografa ed è obbligatoria per alcuni rapporti con la Pubblica Amministrazione.

Buono a sapere

Nei documenti meno critici, come le bolle di consegna, è possibile optare per la FES, mentre per quelli di maggiore importanza è consigliabile la FEA. La FEQ o firma digitale, che presenta alcune complessità di utilizzo, viene quasi sempre riservata dalle aziende ai rapporti con la PA e ai documenti con elevato valore legale.

Ora che abbiamo discusso gli innegabili benefici dell'adozione della firma elettronica e le diverse tipologie disponibili, andiamo a vedere più in dettaglio la questione del GDPR e come garantire che la propria azienda lo rispetti appieno quando fa firmare digitalmente i suoi documenti.

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Una panoramica sul GDPR

Il GDPR (General Data Protection Regulation), o Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali, è la normativa dell'Unione Europea che regola il trattamento dei dati personali da parte di aziende e organizzazioni. Sono soggetti al GDPR, dunque, tutte le persone giuridiche e i professionisti che, nel corso della loro attività, hanno a che fare con i dati di persone fisiche.

I principi fondamentali del GDPR

Base giuridica

I dati possono essere trattati solo se vi è una base giuridica che sottende a tale trattamento (articolo 6 del GDPR). Le basi giuridiche includono: consenso esplicito, esecuzione di un contratto, obbligo legale, interesse vitale, interesse pubblico o legittimo interesse del titolare.

Obbligo all'informazione

Le persone i cui dati sono trattati devono essere informate sullo scopo e sui dettagli del trattamento attraverso un'informativa privacy chiara e completa.

Consenso

Gli interessati possono revocare il consenso al trattamento dei loro dati in qualunque momento, richiedendo la cancellazione degli stessi.

Diritti della persona i cui dati sono trattati

L'interessato ha inoltre il diritto ad accedere ai suoi dati trattati da un'azienda/organizzazione, a ottenere la loro cancellazione (diritto all'oblio) e alla loro portabilità, ovvero a riceverli, conservarli o trasferirli ad altri.

Misure organizzative e tecniche richieste

Per rispettare tali principi stabiliti dalla normativa, le aziende devono adottare alcune misure organizzative e tecniche:

Registro dei trattamenti dei dati personali

Si tratta di un documento che registra tutte le operazioni di trattamento, incluse le loro finalità, le categorie di dati trattati, i destinatari e i tempi di conservazione.

Nomina del Data Protection Officer (DPO)

Figura che deve garantire che i dati siano trattati in modo sicuro e conforme all'interno dell'azienda/organizzazione. La nomina è obbligatoria per le pubbliche amministrazioni e per le aziende che trattano dati sensibili su larga scala.

Analisi dei rischi (DPIA)

Per valutare i rischi che corrono le persone i cui dati sono trattati (a seconda della sensibilità dei dati stessi) e stabilire misure atte a contenerli. La Data Protection Impact Assessment (DPIA) è obbligatoria per trattamenti ad alto rischio.

Istituzione del registro dei data breach

In cui vanno registrate tutte le violazioni relative alla privacy dei dati trattati. In caso di violazione grave, l'azienda ha 72 ore per notificarla all'autorità di controllo (Garante per la Protezione dei Dati Personali).

Importante

Il GDPR si applica a tutte le aziende che trattano dati di residenti UE, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Le sanzioni per violazioni possono raggiungere i 20 milioni di euro o il 4% del fatturato globale annuo dell'azienda, a seconda di quale importo sia maggiore. Oltre alle sanzioni economiche, le violazioni comportano gravi danni reputazionali.

Le implicazioni del GDPR sulla firma elettronica

La firma elettronica coinvolge tutta una serie di dati personali: il nome e il cognome del firmatario, spesso anche il suo indirizzo e-mail, e, nel caso di firma grafometrica, anche alcuni dati biometrici.

Dati personali trattati

Come stabilito dalla normativa, tali dati vanno trattati nel rispetto dei principi che abbiamo elencato poco sopra. Deve esserci quindi una base giuridica per il loro trattamento, devono essere comunicate tutte le dovute informazioni al firmatario e questo deve esprimere il suo consenso al trattamento dei suoi dati.

Misure di sicurezza obbligatorie

Non solo, ma occorre che siano prese tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di tali dati e la loro protezione dalle violazioni. Questo include:

  • Cifratura dei dati in transito e a riposo
  • Autenticazione forte per l'accesso ai sistemi
  • Backup regolari e sicuri
  • Procedure di disaster recovery
  • Formazione del personale sulla protezione dei dati personali
  • Audit periodici di sicurezza

Il ruolo dei prestatori di servizi fiduciari

Rivolgendosi a un prestatore di servizi fiduciari qualificati per le proprie esigenze di firma è possibile trasferire a quest'ultimo alcune delle responsabilità del GDPR. Un vantaggio importante soprattutto per le PMI, che non possono contare su grandi risorse e su un elevato numero di dipendenti.

I prestatori di servizi fiduciari qualificati sono certificati e controllati dalle autorità nazionali competenti (in Italia, l'AgID - Agenzia per l'Italia Digitale) e devono rispettare rigorosi standard di sicurezza e conformità.

Attenzione

Conservare documenti digitali firmati su server non conformi al GDPR o affidarsi a fornitori non qualificati espone l'azienda a violazioni gravi. La scelta del prestatore di servizi fiduciari deve essere fatta con attenzione, verificando le certificazioni e la conformità al regolamento eIDAS e al GDPR.

Regolamento eIDAS e valore legale della firma elettronica

Il regolamento eIDAS (electronic IDentification, Authentication and trust Services) n. 910/2014 è la normativa europea che fornisce il quadro giuridico per i servizi fiduciari e l'identificazione elettronica nell'Unione Europea.

Obiettivi del regolamento eIDAS

Il regolamento eIDAS mira a:

  • Garantire il riconoscimento reciproco dei mezzi di identificazione elettronica tra gli Stati membri
  • Stabilire standard comuni per i servizi fiduciari qualificati
  • Assicurare il valore legale delle firme elettroniche in tutta l'UE
  • Facilitare le transazioni digitali transfrontaliere
  • Aumentare la fiducia nelle transazioni elettroniche

Il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD)

In Italia, oltre al regolamento eIDAS, la firma elettronica è disciplinata dal Codice dell'Amministrazione Digitale (D. Lgs. 82/2005), noto come CAD. Questo codice stabilisce le regole per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e il diritto dei cittadini e delle imprese di interagire digitalmente con la PA.

Il CAD riconosce il valore legale delle tre tipologie di firma elettronica e stabilisce che:

  • La firma elettronica avanzata (FEA) e la firma elettronica qualificata (FEQ) hanno piena efficacia probatoria
  • La firma digitale (FEQ) è equiparata alla firma autografa
  • I documenti digitali firmati hanno lo stesso valore degli originali cartacei

Conformità eIDAS e GDPR

È importante sottolineare che il regolamento eIDAS e il GDPR sono complementari: mentre il primo garantisce la validità legale e la sicurezza tecnica delle firme, il secondo protegge i dati personali dei firmatari. Un prestatore di servizi fiduciari qualificato deve rispettare entrambe le normative.

Come assicurarti che le firme elettroniche della tua PMI siano conformi al GDPR

Vediamo ora alcune buone pratiche da adottare nella tua azienda per assicurarti la conformità al GDPR delle firme elettroniche:

Checklist di conformità GDPR per le PMI

Rispetta le prescrizioni di legge

Mantieni aggiornato il registro dei trattamenti dei dati personali e, se necessario, nomina un Data Protection Officer (DPO). La nomina del DPO è obbligatoria se la tua azienda tratta dati sensibili su larga scala.

Effettua la valutazione dei rischi (DPIA)

Conduci una Data Protection Impact Assessment per identificare e mitigare i rischi legati al trattamento dei dati nella firma elettronica, soprattutto se utilizzi la firma grafometrica con dati biometrici.

Adotta diverse misure di sicurezza informatica

Implementa cifratura end-to-end, autenticazione a due fattori, firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni e backup regolari per garantire che i dati comunicati dai firmatari siano protetti dalle violazioni.

Redigi un'informativa sul trattamento dei dati personali

Prepara un'informativa sul trattamento dei dati personali in linea con la normativa e assicurati di avere il consenso esplicito del firmatario prima di procedere.

Utilizza un prestatore di servizi fiduciari qualificati

Affidati a un prestatore di servizi fiduciari qualificato certificato che ti offra anche l'archiviazione digitale a norma di legge e la conformità sia al regolamento eIDAS che al GDPR.

Forma il tuo personale

Assicurati che tutti i dipendenti che gestiscono documenti digitali e firme elettroniche siano formati sui principi del GDPR e sulle procedure di sicurezza.

Implementa procedure di data breach

Stabilisci procedure chiare per identificare, documentare e notificare eventuali violazioni dei dati entro i termini previsti (72 ore).

Conduci audit periodici

Verifica regolarmente la conformità dei tuoi processi di firma elettronica e aggiorna le misure di sicurezza in base all'evoluzione delle minacce informatiche.

Buono a sapere

Con un prestatore di servizi fiduciari qualificato come Yousign, il 92% dei documenti viene firmato entro 24 ore dall'invio, contro i 5-7 giorni della firma cartacea, e tutte le responsabilità legate alla conformità GDPR e eIDAS sono gestite dal fornitore.

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  • Conformità totale al GDPR e al regolamento eIDAS
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Conclusione

La conformità al GDPR nella gestione delle firme elettroniche non è solo un obbligo legale, ma rappresenta un'opportunità per le PMI di costruire fiducia con i propri clienti e partner. Scegliendo un prestatore di servizi fiduciari qualificato e adottando le buone pratiche descritte in questa guida, la tua azienda può beneficiare di tutti i vantaggi della trasformazione digitale riducendo al minimo i rischi legali e operativi.

Ricorda: investire nella conformità oggi significa proteggere il futuro della tua impresa e garantire la sicurezza dei dati dei tuoi clienti.

FAQ

  • Quali sono i diversi tipi di firme elettroniche?

    Le tipologie di firma elettronica sono tre, a seconda del loro livello di sicurezza: firma elettronica semplice (FES), firma elettronica avanzata (FEA) e firma elettronica qualificata (FEQ) o firma digitale. La FES offre un livello base di sicurezza ed è adatta per documenti a basso rischio. La FEA garantisce l'identificazione univoca del firmatario ed è la più utilizzata dalle PMI per contratti commerciali. La FEQ ha lo stesso valore legale della firma autografa ed è richiesta per rapporti con la Pubblica Amministrazione.

  • Quali sono le implicazioni del GDPR per quanto riguarda le firme elettroniche?

    Le firme elettroniche coinvolgono per forza di cose diversi dati personali dei firmatari, come il nome e cognome, l'indirizzo e-mail e talvolta anche dei dati biometrici (nel caso di firma grafometrica). Tali dati vanno trattati in conformità con la normativa europea, vale a dire che il loro trattamento deve avere una base giuridica, che il firmatario deve essere informato sulle modalità del trattamento attraverso un'informativa privacy, e che devono essere adottate misure di protezione contro le violazioni. Le aziende devono inoltre garantire i diritti degli interessati (accesso, cancellazione, portabilità) e notificare eventuali data breach entro 72 ore.

  • Quali sono le sfide delle PMI per quanto riguarda la conformità al GDPR?

    Tra le principali sfide che le PMI devono affrontare per assicurarsi la conformità al GDPR ci sono la scarsità di risorse economiche e umane, la mancanza di competenze specialistiche all'interno dell'azienda, i rischi informatici legati alla sicurezza dei dati, gli oneri amministrativi (registro trattamenti, DPIA, notifiche) e le modifiche organizzative da effettuare per rispettare la normativa. Per questo motivo, affidarsi a un prestatore di servizi fiduciari qualificato permette di trasferire parte di queste responsabilità e semplificare la gestione della compliance.

  • Quali sono i vantaggi della firma elettronica per le PMI?

    L'utilizzo delle firme elettroniche offre moltissimi vantaggi alle PMI: notevole risparmio di tempo (documenti firmati in pochi minuti invece di giorni), riduzione dei costi operativi (eliminazione di carta, stampa, archiviazione fisica), maggiore agilità operativa (possibilità di firmare da remoto), approccio più sostenibile, relazioni con la Pubblica Amministrazione più semplici e rapide grazie al Codice dell'Amministrazione Digitale, validità legale garantita dal regolamento eIDAS in tutta l'UE, e maggiore sicurezza nella conservazione dei documenti digitali.

  • Cos'è il regolamento eIDAS e perché è importante?

    Il regolamento eIDAS (n. 910/2014) è la normativa europea che stabilisce il quadro giuridico per i servizi fiduciari e l'identificazione elettronica nell'Unione Europea. È importante perché garantisce il riconoscimento reciproco delle firme elettroniche tra tutti gli Stati membri dell'UE, assicura il valore legale delle firme digitali, stabilisce standard comuni per i prestatori di servizi fiduciari qualificati, e facilita le transazioni digitali transfrontaliere. In Italia, il regolamento eIDAS è integrato dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) che disciplina i rapporti tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.

  • Chi è tenuto a nominare un Data Protection Officer (DPO)?

    La nomina di un Data Protection Officer è obbligatoria per le pubbliche amministrazioni, per le aziende la cui attività principale consiste in trattamenti che richiedono il monitoraggio regolare e sistematico degli interessati su larga scala, e per le organizzazioni che trattano su larga scala categorie particolari di dati personali (come i dati biometrici nella firma grafometrica). Anche se non obbligatoria, molte PMI scelgono di nominare un DPO per garantire una migliore gestione della conformità al GDPR.

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