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Cosa devi sapere sul contratto di lavoro

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Cercare lavoro può essere un'impresa ardua. Richiede tempo, impegno e pazienza, spesso equiparabile a un lavoro a tempo pieno. Tuttavia, una volta trovata l'opportunità professionale desiderata, il passo successivo è cruciale: comprendere il tipo di trattamento o di rapporto che ci si stanno offrendo attraverso il contratto di lavoro.

Cos'è il contratto di lavoro?

Il contratto di lavoro è il documento che formalizza gli accordi tra il lavoratore e l'azienda, stabilendo le condizioni sotto cui il lavoro verrà svolto ed è quindi il documento più importante nell’ambito lavorativo. 

Dopo essere riusciti ad ottenere un colloquio di lavoro, e aver conquistato il cuore dell’azienda, arriva il momento cruciale: la stipulazione del contratto. In questa situazione cominciamo a porci mille domande, ma una è sempre ricorrente: quanto tempo ci vuole per completare il processo di stipula di un contratto di lavoro? In parole povere: quanto ci mettono a fare il mio contratto di lavoro?  Questa è una domanda comune che molti candidati si pongono, e la risposta può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la complessità del ruolo, l'azienda in questione e il sistema legale del paese in cui si trova l'opportunità di lavoro.

Ricordati che per permettere al tuo datore di lavoro di creare il contratto di lavoro dovrai fornire la documentazione necessaria.

Quadro legale del contratto di lavoro

In Italia, i contratti di lavoro sono regolati da un insieme di norme che garantiscono diritti e doveri sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. Il principale riferimento normativo è il Codice Civile, in particolare gli articoli 2094 e seguenti, che definiscono le basi del rapporto di lavoro subordinato. A questo si affiancano le leggi speciali (come il Decreto Legislativo 81/2015) e i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL), che disciplinano aspetti specifici come retribuzione, orario, ferie, preavviso e periodo di prova. L’intero sistema si fonda su principi di tutela del lavoratore, trasparenza contrattuale e obbligo di forma scritta per garantire la validità e la tracciabilità del contratto.

Documenti necessari per redigere un contratto di lavoro

Ecco una lista di documenti (non esaustiva) che dovrai preparare per permettere al tuo datore di lavoro di preparare il contratto lavorativo:

  • carta d'identità o documento equivalente
  • codice fiscale
  • certificato di abilitazione professionale, nei casi di assunzione di personale docente (professori o insegnanti)
  • documentazione richiesta dalle leggi vigenti per gli assegni per nucleo familiare
  • certificato generale penale e dei carichi pendenti

Questi sono alcuni dei documenti che vengono solitamente richiesti, ma chiedi al tuo datore di lavoro per avere ulteriori informazioni al riguardo.

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Le tempistiche del contratto lavorativo

Ora che il tuo datore ha tutto i documenti necessari bisognerà aspettare. Se dovessimo dare delle tempistiche precise potremmo dire che per fare un contratto di lavoro potrebbero servire all’incirca 5-10 giorni e queste tempistiche potrebbero essere maggiori nel caso si tratti di un contratto a tempo indeterminato. Queste cifre sono indicative ma possono variare in base a molti fattori, vediamoli insieme. 

Complessità del ruolo

La posizione stessa può influenzare il tempo necessario per redigere un contratto, in quanto ruoli altamente specializzati possono richiedere tempistiche di negoziazione più lunghe. 

Dimensioni dell’azienda

In aziende più grandi con procedure e gerarchie più complesse il processo di creazione del contratto può necessitare tempistiche più lunghe.

Leggi e regolamenti locali

É un fattore a cui non pensiamo, ma che può influenzare la durata di stipulazione del contratto lavorativo in quanto in alcuni paesi hanno regolamenti specifici e processi più lunghi. 

Quindi non allarmarti se i 10 giorni di attesa trascorrono e non c'è ancora l’ombra del tuo contratto, semplicemente a volte può richiedere più tempo. Queste tempistiche potrebbero diminuire notevolmente se il contratto venisse in stipulato in formato digitale, permettendo alle due parti di firmarlo più rapidamente senza dover passare il documento di mano in mano, grazie all'utilizzo della firma elettronica che consente di firmare i documenti in maniera istantanea.

…Dopo la lunga attesa ti viene consegnato il tuo contratto: assicurati di esaminare attentamente prima di firmare, in primis che sia presente la firma del tuo datore di lavoro, in seguito verifica che siano specificati aspetti importanti come il tuo livello di inquadramento, la tua retribuzione, il numero di mensilità, i giorni di ferie e i vari permessi. Verifica anche la clausola che stabilisce i tempi di preavviso necessari in caso di risoluzione del contratto in modo da non avere in futuro brutte sorprese.    

Il contratto di lavoro: determinato, indeterminato o part-time

Vediamo ora più in dettaglio e da vicino il funzionamento del contratto di lavoro, così mentre aspetti di ricevere il tuo potrai diventare un esperto in contratti. 

Quando si vuole stipulare un contratto di lavoro ci sono delle regole fondamentali da seguire: Chiarezza e trasparenza sono le due parole all’ordine del giorno se si vuole presentare un contratto che non cela segreti. il contratto deve risultare come un libro aperto, dove si possono trovare tutte le informazioni importanti legate al rapporto tra il dipendente e l’azienda.

  • All’interno devi trovare i dettagli riguardanti le tue mansioni, la tua categoria di inquadramento (cioè il tuo ruolo), il tipo di contratto (part-time, indeterminato o determinato) e naturalmente la durata del contratto se si tratta di contratti con una data di chiusura del rapporto.

Ma non è finita qui! Il contratto deve presentare anche informazioni inerenti al tuo orario di lavoro giornaliero, le ferie e ovviamente last but not least lo stipendio, la retribuzione che riceverai ogni mese. 

Ricorda

Il contratto di lavoro una volta stipulato e firmato dalle parti interessate dovrà essere registrato presso l’INPS entro le 24 ore dal tuo primo giorno di lavoro. Cosi’ potrai essere dichiarato e cominciare la tua nuova avventura. 

Contratto a tempo determinato

É importante mettere in chiaro che il contratto a tempo determinato ha un limite di 24 mesi. Durante questo periodo, sia il lavoratore che l'azienda hanno il diritto di terminare il contratto senza dover affrontare conseguenze particolari. Ma, attenzione, una volta superato questo limite di tempo, il contratto cambia natura e diventa a tempo indeterminato. 

Il contratto a tempo determinato si può definire come una fase di prova sia per te che per il tuo datore: durante questo periodo puoi decidere di andartene senza problemi, così come il datore di lavoro può interrompere la tua collaborazione. Ci sono quindi due aspetti, uno positivo e l’altro negativo in quanto questo tipo di contratto prevede un rischio, quello di ritrovarsi senza lavoro in un momento inaspettato. Il lato positivo è che in caso il posto di lavoro non facesse ai tuoi gusti potresti interrompere il contratto senza troppe complicazioni. 

Contratto a tempo indeterminato 

Questo tipo di contratto è solitamente caratterizzato dal fatto che non ha una data di termine, questo vuol dire che si tratta di un contratto che non ha una fine prestabilita. in altre parole il contratto indeterminato è un contratto permanente che offre una maggior stabilità lavorativa rispetto al contratto determinato. Ma anche questo tipo di contratto può essere rescisso dalle due parti secondo alcune condizioni. 

Tieni a mente che anche se il contratto diventa definitivo (indeterminato) c’è un periodo di prova che può durare fino a sei mesi come stabilito dal Contratto Nazionale del lavoro (CCNL). 

Contratto part-time

Erroneamente si pensa che il contratto part-time sia sempre un contratto di tipo determinato, ma ci sbagliamo perché questo tipo di contratto può anche essere indeterminato. Infatti quando parliamo di part-time non si intende che sia un lavoro momentaneo, ma solo che il lavoratore svolge un numero di ore inferiori rispetto a un contratto a tempo pieno. 

Questo tipo di contratto può offrire maggior flessibilità a chi lo sceglie, come ad esempio chi ha altri impegni come lo studio o la cura della famiglia.  

Di qualsiasi tipo esso sia, il contratto é essenziale ed è previsto dalla legge. È un documento che rappresenta la base del rapporto di lavoro e conferisce alle due parti protezioni essenziali. 

Attenzione

Un lavoratore senza contratto è in una posizione vulnerabile, non ha diritto a vantaggi fondamentali come la copertura in caso di malattia, protezione in caso di infortunio sul lavoro, giorni di ferie retribuiti e altro ancora. Inoltre bisogna ricordare che senza un contratto regolare, il lavoratore non potrà cumulare i contributi previdenziali presso l’INPS il che significa che non potrà beneficiare della NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) in caso di disoccupazione. 

Ricapitolando

Nel corso di questo viaggio attraverso il mondo dei contratti di lavoro, abbiamo esplorato diverse tappe cruciali. Abbiamo affrontato il quesito comune riguardante i tempi di preparazione di un contratto, riconoscendo che variabili come la complessità del ruolo, le dimensioni dell'azienda e le leggi locali possono influenzare significativamente questa fase.

Abbiamo anche gettato luce sui tre principali tipi di contratto di lavoro: il contratto a tempo determinato, il contratto a tempo indeterminato e il contratto part-time. Ognuno di essi offre vantaggi e considerazioni specifiche, e la scelta tra di essi dipenderà dalle tue esigenze personali e professionali.

Il contratto di lavoro è molto più di un semplice documento; è il legame tra il lavoratore e l'azienda, il pilastro su cui si costruisce una carriera professionale. Pertanto, è essenziale comprenderne l'importanza e le implicazioni. Non rinunciare a questo tuo diritto. 

Tieni sempre a mente che il contratto di lavoro è la chiave per il tuo futuro professionale, e investire tempo ed energia nella sua comprensione è un passo fondamentale verso una carriera di successo. 

Inoltre per non rischiare di dimenticare il tuo contratto, sappi che oggi puoi firmare il tuo contratto di lavoro in maniera più efficiente grazie alla firma elettronica. Questa innovativa modalità di firma ti consente di risparmiare tempo prezioso, eliminando la necessità di incontri fisici o spedizioni postali che spesso allungano il processo di firma.

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Domande frequenti

  • Quali tipi di contratto di lavoro sono riconosciuti in Italia?

    In Italia esistono diverse tipologie di contratto di lavoro, tra cui:

    • il contratto a tempo indeterminato, la forma più stabile e tutelata
    • il contratto a tempo determinato, valido per esigenze temporanee
    • il contratto di apprendistato, pensato per la formazione e l’inserimento lavorativo
    • il contratto part-time, con orario ridotto
    • il contratto a chiamata o intermittente, utilizzato per prestazioni non continuative
      Ogni forma contrattuale ha regole specifiche in termini di durata, proroghe e modalità di cessazione.
  • Cosa deve contenere un contratto di lavoro?

    Un contratto di lavoro deve includere informazioni essenziali come:

    • dati del datore di lavoro e del lavoratore
    • tipo di contratto applicato (CCNL di riferimento)
    • mansione e livello di inquadramento
    • retribuzione concordata
    • orario di lavoro
    • luogo della prestazione
    • periodo di prova (se previsto)
    • durata del contratto (in caso di tempo determinato)
      È consigliato firmare il contratto prima dell’inizio dell’attività lavorativa.
  • Come funziona il periodo di prova in un contratto di lavoro?

    Il periodo di prova serve a entrambe le parti per valutare la compatibilità tra ruolo e lavoratore. Durante questo periodo, il contratto può essere risolto senza obbligo di preavviso e senza causale.
    La durata del periodo di prova varia in base al CCNL applicato e al livello di inquadramento, ma in genere può andare da 15 giorni a 6 mesi.

  • Cosa succede in caso di cessazione del contratto?

    La cessazione del contratto può avvenire per:

    • dimissioni volontarie
    • licenziamento
    • scadenza naturale (per i contratti a termine)
      In ogni caso, è previsto un periodo di preavviso, le cui modalità e durata sono regolate dal contratto collettivo nazionale. La cessazione deve essere formalizzata per iscritto e, se possibile, firmata da entrambe le parti. Anche in fase di chiusura, è possibile utilizzare strumenti digitali come la firma elettronica per garantire tracciabilità e validità legale.

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