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Liquidazione di un'impresa: come presentare il bilancio finale

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Ti trovi nella situazione di dover chiudere la tua impresa? Una delle operazioni più importanti che dovrai compiere sarà la redazione del bilancio finale di liquidazione. In questo articolo ti spieghiamo come redigerlo a norma di legge.

Riassunto breve: Bilancio finale di liquidazione

  • La liquidazione di un’impresa segue regole diverse (CCII, Codice civile) a seconda della forma societaria.
  • Il bilancio finale di liquidazione riepiloga beni, debiti e liquidità residua da ripartire tra i soci.
  • Il documento va depositato al Registro delle Imprese ed è requisito per la cancellazione della società.
  • La firma elettronica qualificata (FEQ) consente di gestire il deposito e gli atti con piena validità legale.

Quali leggi disciplinano questo tema

Il principale quadro normativo che regolamenta il tema della liquidazione d'impresa è il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, ovvero il D.Lgs. 14/2019, noto anche semplicemente con l'acronimo CCII. Il Codice ha rimpiazzato la vecchia legge fallimentare ed è entrato in vigore il 15 luglio del 2019.

La legge italiana stabilisce che vi siano due tipologie di liquidazione:

  • liquidazione giudiziale – un tempo nota come fallimento, viene avviata da un Tribunale nel caso in cui l'impresa versi in uno stato di irreversibile insolvenza, senza che alcun risanamento sia possibile. Riguarda gli imprenditori commerciali che non ricadono nella definizione di “piccoli imprenditori”, e il cui debito non soluto ecceda i 30.000 €;
  • liquidazione volontaria – come si può intuire dal nome, avviene per volontà dei soci.

Nota:

il CCII tende a privilegiare la sopravvivenza dell'azienda, e per questo prevede una serie di misure, come il concordato preventivo o gli accordi di ristrutturazione, che hanno lo scopo di salvarla.

Il caso della liquidazione coatta amministrativa

Un caso a parte è quello della cosiddetta liquidazione coatta amministrativa. Questa è una procedura di liquidazione che riguarda i soggetti di interesse pubblico, dalle società pubbliche alle banche, passando per assicurazioni, enti previdenziali, e così via. Viene avviata in caso di crisi, irregolarità gestionale e in altre circostanze che non necessariamente coinvolgono l'insolvenza. È regolamentata da leggi specifiche per il settore.

Liquidazione di un'impresa: come avviene

Sono molti i motivi che possono condurre alla chiusura di un'impresa: perché ha raggiunto il suo obiettivo, per la volontà di uno o più soci, a causa di una crisi o per ordine dell'autorità, come nel caso della liquidazione coatta amministrativa.

Ma come avviene, nei fatti, tale chiusura? Avviene con lo svolgimento di diversi importanti passaggi, tra cui quello della liquidazione. Le liquidazione è un processo tramite il quale tutti i beni della società vengono trasformati in liquidità al fine di saldare i debiti ed, eventualmente, redistribuire quanto rimane tra i soci, e i rapporti giuridici esistenti vengono terminati.

La liquidazione di un'azienda avviene in modo diverso a seconda della forma giuridica di quest'ultima, tuttavia alcuni passaggi sono comuni:

  • scioglimento della società;
  • nomina del liquidatore, che in genere sono gli amministratori in carica al momento dello scioglimento. Tale nomina va depositata entro 30 giorni nel Registro delle Imprese;
  • apposizione della dicitura “in liquidazione” su tutta la corrispondenza e gli atti dell'impresa;
  • inventario dei beni dell'impresa;
  • completamento delle operazioni in corso, senza però che ne siano avviate di nuove;
  • riscossione dei crediti;
  • vendita dei beni;
  • pagamento dei debiti;
  • redazione del bilancio finale di liquidazione, che va depositato al Registro delle Imprese;
  • suddivisione dell'eventuale avanzo tra i soci;
  • cancellazione della società dal Registro delle Imprese.

Vediamo ora come si differenzia il processo di liquidazione a seconda del tipo di società.

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La liquidazione di una società di persone

Dato che in una società di persone (come una società semplice s.s., una società in nome collettivo s.n.c., e una società in accomandita semplice s.a.s.) i soci rispondono con il loro patrimonio personale alle obbligazioni dell'impresa, la liquidazione avviene in modo più flessibile. I creditori, infatti, possono rivalersi sui soci in caso di inadempienze, e agire in modo singolo e diretto sul loro patrimonio.

Inoltre, il processo di liquidazione può addirittura essere del tutto omesso se tra i soci si trova un accordo sui beni.

Va inoltre fatto notare che le società di persone in genere non rientrano nel Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, e la procedura di limitazione è regolamentata dal Codice civile.

La liquidazione di una società di capitali

Nel caso di una società di capitali – come una società a responsabilità limitata S.r.l., o una società per azioni S.p.A) – la regolamentazione è più precisa e stringente, dal momento che i soci beneficiano di una responsabilità limitata per quanto riguarda il loro patrimonio. Queste società sono in genere soggette al CCII in caso di insolvenza, e gli eventuali debiti non rimborsati vengono affrontati tramite una procedura concorsuale, ovvero la liquidazione giudiziale.

La nomina del liquidatore inoltre viene effettuata da parte dell'assemblea dei soci.

La liquidazione di una società cooperativa

Il processo di liquidazione di una cooperativa è simile a quello di una società di capitali, con alcune differenze:

  • la delibera di scioglimento e la nomina dei liquidatori vengono decise dall'assemblea dei soci;
  • queste vanno poi comunicate all'Autorità Garante della Cooperazione (organismo del Ministero dello Sviluppo Economico) e alla Prefettura se la cooperativa è iscritta all'Albo Prefettizio. Spesso questi enti devono anche fornire la loro approvazione della procedura di liquidazione;
  • il patrimonio residuo, e questa è la particolarità più sostanziale, non può essere ripartito tra i soci ma va devoluto a un fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

Il bilancio finale di liquidazione

Passiamo ora a parlare del bilancio finale di liquidazione. Per prima cosa, definiamolo con precisione: si tratta di un documento redatto dai liquidatori che ha lo scopo di rendicontare le operazioni di liquidazione dell'impresa, incluso il patrimonio rimanente e il modo in cui questo viene ripartito tra i soci.

Il bilancio finale di liquidazione non deve essere approvato dai soci e non deve essere redatto secondo uno schema predefinito. Deve tuttavia includere alcune informazioni indispensabili:

  • la data in cui è stato redatto;
  • lo stato patrimoniale dell'impresa;
  • la liquidità, distinta tra quella che si trova in cassa e quella depositata in banca;
  • gli utili e le perdite sia dell'ultimo esercizio che di quelli precedenti;
  • la liquidità rimanente dopo il pagamento di tutti i debiti;
  • le quote con cui tale liquidità viene ripartita tra i soci.

È importante notare che il bilancio finale di liquidazione può contenere o solo debiti, nel caso in cui i beni monetizzati non siano stati sufficienti a ripagare completamente i creditori, o solo crediti, vale a dire che ci sia un avanzo ripartito tra i soci dopo il pagamento dei debiti. Non possono essere presenti sia debiti che crediti.

Il deposito del bilancio finale d'esercizio

Una volta redatto, il bilancio finale va depositato presso il Registro delle Imprese, come stabilito dagli articoli 2492, 2493 e 2495 del Codice civile. Il deposito può essere effettuato direttamente online, o delegato a un professionista.

Come dicevamo, non è obbligatorio che il bilancio sia approvato dai soci. Tuttavia, spesso i liquidatori lo presentano ai soci prima del deposito per evitare dissensi successivi. Una volta che il bilancio è stato depositato, infatti, i soci possono visionarlo ed eventualmente opporvisi in Tribunale.

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Come dimostra ancora una volta anche questo articolo, la digitalizzazione è ormai un aspetto consolidato della gestione di un'impresa, ad esempio per quanto riguarda le sue relazioni con la Pubblica Amministrazione. Gran parte delle procedure che abbiamo citato, infatti, possono ormai essere compiute online, e sono quindi più semplici e rapide.

La firma elettronica è uno degli strumenti che ha reso possibile questa innovazione, grazie alla sua capacità di dimostrare l'autenticità della firma e di legarla inscindibilmente al firmatario e al documento firmato.

Le diverse tipologie di firma elettronica disponibili consentono di impiegare il livello di sicurezza necessario per ogni operazione, con la tipologia di firma più sicura in assoluto, ovvero la firma elettronica qualificata (FEQ) o firma digitale, che viene ormai da diversi anni utilizzata anche per procedure di grande importanza come il deposito dei bilanci d'impresa.

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FAQ

  • Cos'è il bilancio finale di liquidazione?

    Il bilancio finale di liquidazione è un documento che riassume la situazione economica di un'azienda nel momento della sua chiusura, e in particolare contiene informazioni chiave come il denaro di proprietà dell'azienda e il modo in cui questo viene ripartito tra i soci. Tale documento va depositato presso il Registro delle Imprese e solo dopo tale deposito l'azienda può essere effettivamente cancellata dal Registro.

  • Chi redige il bilancio finale di liquidazione?

    A redigere il bilancio finale di liquidazione sono i cosiddetti liquidatori, vale a dire delle persone incaricate dai soci o dall'Assemblea allo scopo di gestire le procedure di liquidazione. In alternativa, se non c'è accordo tra i soci, i liquidatori possono essere nominati dal Tribunale.

  • Che cosa significa che un'azienda è in liquidazione?

    Un'impresa è in liquidazione quando, per motivi volontari o meno, tale azienda deve essere chiusa e tutti i suoi beni devono essere monetizzati, cioè trasformati in denaro liquido, al fine di ripagare i debiti e, se c'è un avanzo, ripartire la rimanenza tra i soci. Quando un'azienda è il liquidazione non può intraprendere nuove operazioni (ad esempio vendite, contratti, ecc) ma può soltanto portare a termine quelli già esistenti. La gestione di tale fase è nelle mani di uno o più liquidatori nominati dai soci o da un Tribunale, che si occupano, tra le altre cose, di redigere il bilancio finale. Lo stato di liquidazione di un'azienda è pubblico e viene registrato nel Registro delle Imprese. Inoltre, tutte le comunicazioni e gli atti dell'azienda devono presentare la dicitura “in liquidazione”.

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