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Aggiornato 27 Mar, 2023

Pubblicato 6 Lug, 2022

Cos'è la firma apocrifa e quando costituisce reato

Legalità e sicurezza firma elettronica
Patricia Boateng

Patricia Boateng

Content manager Italy

Illustrazione: Léa Coiffey

Indice

Sai che cos’è la firma apocrifa? Pensi di no, ma ci sono in realtà forti probabilità che tu l’abbia sottoscritta, anche inconsciamente, o che conosci qualcuno che l’abbia applicata. Questo termine strano infatti non significa altro che “firma falsa o falsificata”. Ti sarà capitato almeno una volta di firmare un documento al posto di un tuo famigliare, e per quanto la maggior parte delle volte sia un’azione innocua che non comporta nessuna conseguenza, ci sono certe situazioni in cui si possono rischiare anni di reclusione e sanzioni salatissime di migliaia di euro. Continua a leggere l’articolo per sapere quando, e cosa fare per tutelarsi.

Sommario

  • Falsificare una firma è sempre reato? 
  • Conseguenze di una firma apocrifa in un atto privato
  • Ripercussioni di una firma falsa in un atto pubblico
  • Come tutelarsi
  • La sicurezza della firma elettronica Yousign

Falsificare una firma è sempre reato?

Si definisce come firma apocrifa sia l’atto di firmare con nome e cognome falsi che quello di firmare al posto di un’altra persona. Viene quindi naturale porsi la domanda, falsificare una firma è penalmente punibile? La risposta semplice è sì. La risposta più adatta è: dipende.

Questo perché di recente il reato di falsificazione di firma è stato depenalizzato, ma unicamente se i documenti firmati sono atti privati. Sono considerati atti privati tutti i documenti firmati senza la presenza di un pubblico ufficiale. E’ invece ancora punito chi falsifica firme su documenti pubblici. Te ne parliamo in maniera più approfondita nei prossimi paragrafi, ma prima è necessario comprendere chiaramente chi riveste il ruolo di pubblico ufficiale.  

Chi è un pubblico ufficiale?

La figura del pubblico ufficiale è essenziale al momento di firmare un atto pubblico. Il suo ruolo è infatti quello di legalizzare il documento. Secondo l’articolo 357 c.p.: “agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.” 

Rientrano quindi in questa categoria consulenti tecnici, ufficiali giudiziari, periti d’ufficio, fattorini, controllori, ispettori, ufficiali sanitari, impiegati comunali, notai, sindaci, insegnanti di scuole pubbliche, capotreni, forze di polizia e vigili urbani, per elencarne alcuni. 

Conseguenze di una firma apocrifa in un atto privato

Apporre una firma apocrifa su un atto privato non comporta più rischi elevati. Parliamo in questo caso di una firma falsa su un contratto, una ricevuta di pagamento o un assegno. Documenti privati che non sono quindi indirizzati ad una pubblica amministrazione. 

Dal momento che il reato è stato depenalizzato, infatti, non è prevista alcuna condanna penale per chi compie tale trasgressione. Tuttavia, trattandosi comunque di un atto illegale, è prevista una sanzione che il giudice stabilirà in base alla gravità dell’atto. La sanzione può arrivare ad un massimo di 16 mila euro. L’unico modo per evitarla è cercare di raggiungere un accordo con la controparte prima del processo giudiziario. Fino a poco tempo fa, invece, oltre alla sanzione si rischiavano fino a 3 anni di reclusione. 

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Ripercussioni di una firma apocrifa in un atto pubblico

Le conseguenze sono ben più pesanti se vengono falsificate firme su atti pubblici, ovvero documenti firmati in presenza di un pubblico ufficiale (carabinieri, vigili urbani, ispettori), o indirizzati ad un ente statale. E’ il caso di richieste fatte a enti pubblici, dichiarazioni inviate al Comune o all’Agenzia delle Entrate, atti di donazioni firmati in presenza di un notaio. In questa ottica anche firmare il famoso libretto delle giustificazioni al posto del genitore è un reato, poiché presentato agli insegnanti o al Preside i quali sono pubblici ufficiali. 

Le ripercussioni variano a seconda della persona che ha commesso il reato. Se a compierlo è il pubblico ufficiale, questo rischia una pena dai 3 ai 10 anni di reclusione, come stabilito dall’articolo 476 del Codice Penale. Mentre se il fatto è commesso da un cittadino privato, si applicheranno le stesse pene ridotte di un terzo. 

Se alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 476, 477 e 478 è commesso da un privato, ovvero da un pubblico ufficiale fuori dell'esercizio delle sue funzioni, si applicano rispettivamente le pene stabilite nei detti articoli, ridotte di un terzo” (articolo 482).

Come tutelarsi

Ora che abbiamo chiarito le conseguenze che può rischiare chi compie tale reato, forse ti interesserà sapere cosa può fare la parte lesa. Si può agire in due modi a seconda della natura dei documenti:

  • Stragiudizialmente se si tratta di un atto privato: il soggetto leso procede con il disconoscimento della firma falsa. Questo atto consiste nel comunicare via raccomandata che il documento è falso, alla persona che possiede e intende far valere l’atto. Successivamente, si dovrà attivare una procedura di verifica della scrittura privata. Non occorre andare a processo.  
  • In giudizio se si tratta di un atto pubblico: il soggetto leso, oltre a disconoscere la firma falsa, dovrà difendersi presentando una “querela di falso” alle autorità. Il giudice deciderà poi la somma del risarcimento e se necessario, la durata della reclusione. 

La sicurezza della firma elettronica Yousign

Adesso sai tutto sulla firma apocrifa, ma immagina questi due scenari. Un cliente poco onesto ha un ripensamento, decide di tirarsi indietro e nega di aver firmato elettronicamente un tuo documento. In un altro caso scopri invece che qualcuno ha firmato un documento informatico col tuo nome e cognome a tua insaputa. Sono situazioni per nulla piacevoli, ma grazie alla firma elettronica potrai affrontarle con una certa serenità in quanto negli ultimi anni le tutele in questo ambito sono notevolmente aumentate, contrariamente alla firma autografa. 

Non è assolutamente un caso che sempre più aziende stanno abbandonando la firma cartacea o olografa per passare a quella elettronica, in particolare quella di Yousign. Oltre ad essere rapida e pratica, la firma Yousign conferisce infatti efficacia legale -in quanto conforme alle direttive europee eIDAS- e un processo di firma sicuro. 

Per prevenire il disconoscimento di un documento informatico ti consigliamo quindi di usare la nostra firma elettronica con OTP o la firma elettronica avanzata. Con queste due tipologie di firma dovrai difatti confermare la tua identità inserendo un codice che riceverai per SMS oppure via e-mail, o caricando un documento d’identità.

Sono autenticazioni forti piuttosto difficili da contestare o mettere in dubbio che garantiscono la validità della firma. Inoltre, alla fine del processo riceverai un audit trail, anche chiamato dossier di prova, contenente tutte le informazioni del procedimento di firma. Potrai scaricarlo dalla nostra webapp ogni volta che vorrai e usarlo in tribunale in caso di controversia

Vuoi saperne di più? Ti invito a leggere questo articolo per approfondire l’argomento e scoprire quale tipo di firma fa al caso tuo!

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