La guida alla digitalizzazione aziendale  

3 min

Aggiornato 17 Feb, 2023

Pubblicato 6 Lug, 2022

NDA o accordo di riservatezza:
quando e come firmarlo (anche a distanza)

Immagine accordo di riservatezza
Nam Chau

Nam Chau

Marketing manager Italy

Illustrazione: Gawon Lee

Indice

L’NDA - o accordo di riservatezza - è un tipo di contratto che sta diventando sempre più comune nel mondo del lavoro: si tratta, di base, di un accordo con cui il firmatario si impegna a non diffondere informazioni riservate (ad esempio segreti industriali o commerciali) di cui potrebbe venire a conoscenza svolgendo la sua attività professionale.

Sempre più spesso questo tipo di accordi vengono proposti dalle aziende, per tutelarsi, già in fase di colloquio di assunzione: per questo motivo è importante conoscere come funzionano, sapere quando firmarli e anche come farlo online grazie alla firma elettronica.

Cos'è l’NDA o accordo di riservatezza

Che cosa significa NDA? NDA è l’acronimo Non-Disclosure Agreement: in italiano si riferisce all’Accordo di Riservatezza, un vero e proprio contratto con valore legale con il quale una parte garantisce all’altra la non divulgazione di informazioni confidenziali che la riguardano e di cui è venuto a conoscenza. In particolare, in ambito professionale, prevede l’impegno per tutte le parti coinvolte di mantenere riservata ad esempio una trattativa, ma in generale tutte le informazioni di cui entrambe le parti vengono a conoscenza. 

Oggetto di tale accordo sono tutte quelle informazioni riservate, cioè che bisogna mantenere segrete, la cui divulgazione potrebbe arrecare un danno per l’azienda o per il professionista. Si tratta soprattutto di beni immateriali, know how, conoscenza, segreti commerciali, dati economici, business plan, brevetti e marchi non registrati.

Perché è importante far firmare l’NDA o stipulare un accordo di riservatezza?

Far firmare l’NDA è importante perché permette di far valere il diritto di proprietà intellettuale, in particolare su informazioni coperte dal segreto industriale e commerciale. Per essere efficace, un accordo di riservatezza NDA deve prevedere delle penali per le ipotesi di violazione. 

Al fine di far valere i propri diritti in caso di illecito, è fondamentale poter dimostrare di aver messo in atto le adeguate misure necessarie per mantenere segrete le informazioni che sono state divulgate illecitamente. Una volta che entrambe le parti hanno definito con precisione quali sono le informazioni che devono essere mantenute riservate, l’accordo deve prevedere in maniera dettagliata lo scopo per cui queste informazioni possono essere utilizzate. Qualsiasi altro utilizzo delle informazioni rispetto a quanto pattuito da entrambe le parti è da ritenersi illecito.

Come farlo

L’utilizzo di modelli pre-compilati, reperiti sul web è molto diffuso, ma sicuramente non raccomandabile. Infatti, questi modelli sono spesso generici e contengono descrizioni ampie delle informazioni riservate ed elenchi fin troppo dettagliati, che comprendono l’intero contenuto dell’attività societaria, con il rischio che non siano rilevanti per l’accordo specifico o, al contrario, che escludano proprio la singola informazione di interesse. Come si scrive un NDA, allora?

In un accordo NDA dovrebbero essere ben specificati questi contenuti:

  • parti: devono essere stabilite le parti che sono vincolate all’accordo. L’obbligo di riservatezza può essere a carico di uno o di entrambe le parti;
    -
  • oggetto: massimo dettaglio delle informazioni che saranno condivise e, sottoposte all’obbligo di riservatezza. Allo stesso modo, devono essere specificate quando le limitazioni d'uso dei dati confidenziali non saranno valide:
    ▪se il beneficiario già conosce il materiale;
    ▪se il beneficiario è venuto a conoscenza del materiale da un'altra fonte;
    ▪se il materiale è disponibile pubblicamente;
    ▪se il materiale è stato ottenuto illegalmente;
    ▪se il materiale è sottoposto ad ordinanza giudiziaria. In ogni caso un'ordinanza con tutta probabilità avrebbe la precedenza su un qualsiasi contratto;
    -
  • scopo: specifica lo scopo per cui vengono condivise le informazioni riservate, da mantenere segrete, il cui utilizzo al di fuori dello scopo previsto sarà considerato un illecito;
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  • durata dell’obbligo di riservatezza: può avere una scadenza o essere per un tempo indeterminato;
    -
  • clausola penale per il mancato rispetto del patto di non divulgazione. La quantificazione della penale deve essere fatta calcolando il danno che l’azienda può subire dalla divulgazione delle informazioni;
    -
  • foro competente in caso di controversia;
    -
  • legge applicabile se l’accordo coinvolge parti residenti in paesi differenti;


Se è prevista la condivisione di dati personali, deve essere prevista anche la clausola che prevede il rispetto del GDPR, e l’eventuale nomina a responsabile esterno con contestuale previsione delle finalità del trattamento dati.

Con YouSign l’NDA diventa legalmente vincolante in modo rapido e sicuro

Una volta che l’accordo è stato scritto, condiviso da entrambe le parti, rimane l’ultimo fondamentale passaggio: la firma. E, in un contesto ancora condizionato dall’emergenza Covid-19, la digitalizzazione dei processi aziendali continua a essere prioritaria per garantire la continuità delle attività in modo sicuro ed efficiente. In questo senso, quindi, anche per l’NDA la firma elettronica di Yousign rappresenta un alleato in grado di migliorare l’efficienza e mantenere la tracciabilità di documenti confidenziali. 

In particolare, nel momento in cui un’azienda ha a che fare con un Accordo di Riservatezza, il sistema di firma su carta rischia non solo di risultare complesso, costoso oltre che lungo, ma anche rischioso per la tipologia di documento e per la conoscenza delle informazioni contenute, che rischiano di essere oggetto di utilizzo illecito o, in casi più estremi, anche di manipolazione e mancata tutela della privacy. 

Grazie al servizio di firma elettronica di Yousign, invece, il processo è più fluido e, sicuramente più sicuro: davanti ad accordi di riservatezza, infatti, l’utilizzo di un sistema di firma elettronica è fortemente consigliato, dal momento che questa tipologia di firma consente l’identificazione dell’assegnatario e l’associazione con i dati sottoscritti dallo stesso. Grazie alla digitalizzazione del processo di firma, quindi, si potrà anche tenere monitorati eventuali modifiche successive delle informazioni, garantendo una maggiore protezione dell’accordo.

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Questo documento è fornito esclusivamente a scopo informativo. Non ne garantiamo la completezza, né che sia aggiornato rispetto alle normative vigenti. Questo documento non è fornito in sostituzione di una consulenza legale.

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