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Pubblicato 31 Dic, 2024

Le ultime novità legislative per le piccole e medie imprese italiane

Novità legislative per le PMI italiane
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Il tesuto industriale italiano è caratterizzato da una forte presenza sia di piccole imprese, che di medie imprese, spesso e volentieri a conduzione a familiare. Le piccole medie aziende, che lavorano principalmente nell’ambito della produzione tessile, meccanica, della moda o nell’agroalimentare, costituiscono il 75% del totale delle aziende produttive del nostro paese. 

Bastano questi dati per comprendere il ruolo chiave delle PMI nell'economia italiana, ed è per questo  che sono al centro delle preoccupazioni dei legislatori, soprattutto in momenti storici delicati come quello che viviamo.

In questo post prenderemo in esame le principali misure del governo che riguardano le PMI.

Quali sono le novità legislative per le PMI?

Andiamo ora a esaminare una per una le principali novità di legge che riguardano le PMI, cominciando dalla tanto attesa Legge di bilancio 2025. 

Direttiva 2013/34/UE Aggiornata 2024

La prima novità arriva dall'Europa e riguarda la definizione di PMI. Secondo l'Articolo 3 della Direttiva 2013/34/UE Aggiornata 2024, vengono definite:

  • Microimprese le aziende che presentano almeno 2 dei seguenti criteri: un totale patrimoniale di max 450.000 €; ricavi netti da vendite e prestazioni di max 900.000 €; numero medio di dipendenti occupati di max 10.
  • Piccole imprese le aziende che presentano almeno 2 dei seguenti criteri: un totale patrimoniale di max 5.000.000 €; ricavi netti da vendite e prestazioni di max 10.000.000 €; numero medio di dipendenti occupati di max 50.
  • Medie imprese le aziende che presentano almeno 2 dei seguenti criteri: un totale patrimoniale di max 25.000.000 €; ricavi netti da vendite e prestazioni di max 50.000.000 €; numero medio di dipendenti occupati di max 250.

Le misure per le PMI incluse nella Legge di bilancio 2025

Sono davvero molte le novità incluse nella legge di bilancio di questo anno che riguardano in modo diretto o indiretto le PMI. Vediamo alcune delle più importanti.

Riduzione dell’Irpef

La riduzione della pressione fiscale sui dipendenti è nel mirino della nuova legge, che prevede una riduzione di due punti percentuali per i redditi provenienti da lavoro dipendente fino ai 28.000 €, passando da una tassazione del 25% attuali a una del 23%. Vengono inoltre ridotti da quattro a tre gli scaglioni (23% per i redditi fino a 28.000 euro, 35% da 28.000 a 50.000 euro, 43% oltre i 50.000 euro).

Viene inoltre ridotta l'aliquota Irpef sui premi di produttività, che passa dal 10% al 5% per tutti i dipendenti del settore privato.

Viene poi riconisciuta a coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente complessivo superiore a 20.000 euro (ad eccezione dei pensionati) una detrazione di imposta lorda di massimo 1.000 euro.

Le PMI e le catastrofi naturali

La nuova Legge di bilancio introduce un obbligo alle PMI di stipulare un’assicurazione contro le calamità naturali entro il 31 marzo 2025 (inizialmente si parlava di fine 2024).  

Sostegno per turismo, agricoltura e allevamento

Il governo stanzierà per il prossimo anno 110 milioni di euro per il sostegno al settore turistico (tra cui 60 milioni a fondo perduto). 

Per quanto riguarda l'agricoltura e l'allevamento sono previste diverse misure di sostegno, tra cui contributi e riduzioni di aliquota per determinate tipologie di attività.  

Prorogato il credito di imposta per la quotazione delle PMI

Il credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese sui mercati regolamentati vede la sua data di scadenza prorogata fino al 31 dicembre 2027, con un limite di 6 milioni di euro per il 2025 e 3 milioni di euro per gli anni successivi.

Tracciabilità delle spese per le trasferte di professionisti e dipendenti

Le spese risulteranno deducibili dal reddito d'impresa o di lavoro autonomo solo se i pagamenti saranno tracciabili.

Credito di imposta per le aziende che investono nel Mezzogiorno

Fino alla fine del 2029, si potrà usufruire di un esonero dal versamento dei contributi presidenziali (a eccezione di quelli INAIL) per le micro imprese e PMI con lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni del Mezzogiorno. La misura andrà a diminuire di importo nel corso dei quattro anni dal 2025 al 2029. 

Viene inoltre prorogato il credito di imposta Zes per i beni strumentali indirizzati alle strutture produttive che si trovano nel Mezzogiorno con un finanziamento di 2,2 miliardi.

La legge capitalizzazione nuova Sabatini

Oltre alle misure che riguardano le PMI contenute nella Legge di bilancio di cui abbiamo appena parlato, non possiamo non citare questa importante misura già in vigore dal primo Ottobre 2024, che ha come obiettivo quello di sostenere i processi di capitalizzazione delle PMI e delle micro imprese costituite in forma societaria. 

Prevede la concessione di un contributo maggiorato a fronte di investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

Queste agevolazioni sono calcolate sulla base degli interessi su finanziamenti di 5 anni di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo del 3,575 %, per le medie imprese e del 5 % per le micro e piccole imprese. 

Legge Centemero

Questa legge fortemente voluta dal deputato Giulio Centemero e anche nota come legge Start up contiene delle disposizioni per la promozione e lo sviluppo di startup innovative. Ecco alcuni dei provvedimenti che prevede:

  • L’aumento da 25 a 50 milioni del tetto limite di totale patrimoniale per le Società di Investimento Semplici (SIS).
  • La possibilità per i laboratori di ricerca pubblici e privati di iscriversi in un'apposita sezione dell’Anagrafe nazionale delle ricerche.
  • L’introduzione di un Fondo di Fondi destinato a rafforzare gli investimenti effettuati nell’economia reale.
  • Esenzione per i proventi derivanti dagli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investono prevalentemente nel capitale sociale di start-up e PMI innovative.
  • Le persone fisiche che cedono partecipazioni al capitale di startup e PMI innovative vedranno una revisione delle loro esenzioni su “capital gain”, nonché le plusvalenze reinvestite in startup e PMI innovative per rendere la norma coerente con la normativa europea sugli aiuti di stato.

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