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Come ridurre i costi della sanità privata in Italia: il ruolo della digitalizzazione

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La spesa sanitaria privata in Italia ha raggiunto livelli record negli ultimi anni, rappresentando una sfida crescente sia per le aziende sanitarie private che per le famiglie italiane. Secondo i dati ISTAT-SHA, nel 2023 la spesa sanitaria totale ha raggiunto 176,1 miliardi di euro, con una quota crescente a carico del settore privato.

In questo contesto, la digitalizzazione emerge come una delle strategie più efficaci per la riduzione dei costi operativi nelle strutture sanitarie private, permettendo di ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza complessiva del sistema sanitario.

Come abbiamo menzionato in un precedente articolo, il mercato globale dei servizi sanitari è previsto in grande crescita nei prossimi anni, raggiungendo i 10.749 miliardi di dollari entro il 2029. Per le aziende sanitarie italiane, questo scenario rappresenta sia un'opportunità che una necessità di controllo dei costi attraverso l'innovazione digitale.

Riepilogo in breve

  • La spesa sanitaria privata italiana è in crescita a causa delle lunghe liste d'attesa del SSN
  • La digitalizzazione emerge come soluzione strategica per ridurre i costi operativi delle aziende sanitarie
  • Il PNRR investe massicciamente nella trasformazione digitale del sistema sanitario (15,63 miliardi)
  • Tecnologie come cartelle elettroniche, telemedicina e firma digitale eliminano sprechi e ottimizzano le risorse

Il peso della spesa sanitaria privata in Italia: dati e tendenze

L'evoluzione dei costi negli ultimi anni

Secondo i dati ISTAT-SHA, nel 2023 la spesa sanitaria totale in Italia ha raggiunto 176,1 miliardi di euro, di cui:

  • 130,3 miliardi di spesa pubblica (74%)
  • 40,6 miliardi di spesa privata pagata direttamente dalle famiglie (23%)
  • 5,2 miliardi di spesa privata intermediata (3%)

La spesa sanitaria delle famiglie ha registrato un aumento del 26,8% tra il 2012 e il 2022, raggiungendo i 40,6 miliardi di euro nel 2023.

Fonte: Rapporto GIMBE 2023 sulla spesa sanitaria privata

Confronto con altri paesi europei

L'Italia si posiziona al quinto posto in Europa per spesa sanitaria privata. La spesa out-of-pocket pro-capite italiana è di 1.115 dollari, superiore alla media OCSE di 906 dollari.

Solo Portogallo, Belgio, Austria e Lituania registrano una spesa privata pro-capite superiore all'Italia.

Indicatore

Italia

Media OCSE

Spesa out-of-pocket pro-capite

1.115 $

906 $

Spesa intermediata pro-capite

143 $

299 $

% spesa privata su totale

26%

-

Fonte: Rapporto GIMBE 2023, dati OCSE

Disparità regionali significative

Le differenze territoriali sono marcate:

  • Lombardia: 1.023 euro pro-capite (valore più alto)
  • Basilicata: 377 euro pro-capite (valore più basso)
  • Media nazionale: 730 euro pro-capite

Fonte: Sistema Tessera Sanitaria, elaborazione GIMBE

I fattori che spingono verso la sanità privata

Le principali cause dell'aumento della spesa privata sanitaria includono:

  • Tempi di attesa prolungati nel servizio sanitario pubblico
  • Capacità di spesa individuale crescente in alcune fasce demografiche
  • Ricerca di servizi sanitari più personalizzati e rapidi
  • Agevolazioni fiscali spese sanitarie che incentivano il ricorso al privato

L'importanza della digitalizzazione nei servizi sanitari

L'innovazione digitale nella sanità è una realtà da ormai diversi anni in Italia, in particolare dal 2015, quando è stato istituito il Fascicolo sanitario elettronico (Fse). Quest'ultimo è un importante strumento che raccoglie e rende disponibili le informazioni sulla salute degli assistiti del servizio sanitario nazionale, informazioni a cui gli assistiti possono accedere e che possono condividere in ogni occasione in cui è necessario.

Da allora, moltissimi passi avanti sono stati compiuti nelle aziende sanitarie sia pubbliche che private e convenzionate per abbracciare il cambiamento, che non è solo tecnologico ma anche culturale. E questo anche grazie a iniziative di ampia portata come il PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che ha dedicato importanti investimenti proprio alla trasformazione digitale della sanità italiana.

L'impatto del PNRR sulla digitalizzazione sanitaria

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato 15,63 miliardi di euro alla sanità, di cui 6 miliardi specificamente per la digitalizzazione delle aziende sanitarie pubbliche.

Gli investimenti principali includono:

  • 610 milioni per il Fascicolo Sanitario Elettronico
  • 311 milioni per le competenze digitali degli operatori
  • 300 milioni per l'infrastruttura tecnologica

Fonte: Osservatori Politecnico Milano, Ministero Innovazione

Ma quali sono i vantaggi della digitalizzazione per la sanità? Eccone una panoramica.

Come la digitalizzazione riduce i costi operativi

Impatto economico della trasformazione digitale

La digitalizzazione non è solo un'innovazione tecnologica, ma una strategia di riduzione costi comprovata. Secondo i dati degli Osservatori del Politecnico di Milano, gli investimenti in sanità digitale sono cresciuti del 27% in un anno, passando da 473 a 600 milioni di euro nel settore privato.

Le aziende sanitarie che hanno implementato soluzioni digitali riportano benefici significativi in termini di:

  • Riduzione dei costi amministrativi attraverso l'automazione
  • Diminuzione degli errori di gestione e fatturazione
  • Ottimizzazione dei tempi di gestione pazienti
  • Risparmio significativo nelle strutture di grandi dimensioni

Fonte: HealthTech360

ROI della digitalizzazione sanitaria

Nel 2023, la spesa complessiva per la digitalizzazione della sanità italiana ha raggiunto 2,2 miliardi di euro, pari all'1,7% della spesa sanitaria totale.

L'investimento in tecnologie digitali genera un ritorno economico significativo attraverso:

  • Eliminazione dei costi di gestione cartacea
  • Riduzione delle ore-lavoro amministrative
  • Diminuzione di errori e contenziosi
  • Ottimizzazione dei processi clinici

Fonte: Regione Campania - Spesa sanità digitale

L'impatto sul sistema sanitario nazionale

La digitalizzazione delle strutture private contribuisce anche alla sostenibilità del SSN attraverso:

  • Migliore integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico
  • Condivisione efficiente dei dati con il settore pubblico
  • Riduzione della duplicazione di esami e prestazioni

I benefici della digitalizzazione nel settore sanitario

Riassumere i benefici della digitalizzazione per l'ambito sanitario non è semplice, dal momento che all'interno del termine "digitalizzazione" sono comprese innovazioni e tecnologie molto diverse. Tuttavia, proviamo a elencarli qui:

Riduzione dei compiti manuali – pensiamo a un'azienda sanitaria che invia a tutti i suoi assistiti oltre i 60 anni di età una lettera che ricorda loro dell'importanza e della possibilità di aderire a una campagna di vaccinazione contro l'influenza stagionale. La digitalizzazione permette una generazione automatica dei messaggi, limitando al minimo il lavoro manuale degli impiegati, che possono così concentrarsi su compiti meno ripetitivi. E con la riduzione del lavoro manuale si riducono anche gli errori umani.

Diminuzione dei costi - dalla carta alla manutenzione di grandi archivi fisici, passando per il monte ore necessario a effettuare compiti burocratici ripetitivi, la digitalizzazione permette di ridurre o addirittura eliminare moltissime voci di costo, ottimizzando le risorse e impiegandole dove servono davvero.

Condivisione delle informazioni – l'archiviazione digitale dei dati, come nel caso del Fascicolo sanitario elettronico, rende questi ultimi di facile condivisione, permettendo che la storia clinica del paziente sia disponibile a ogni professionista interessato in tempi immediati o quasi.

Comunicazione più fluida tra professionisti, strutture, pazienti – non più legata al telefono o alla posta tradizionale, la comunicazione tra strutture sanitarie, professionisti e pazienti diventa più semplice e rapida.

Telemedicina – il ricorso alla telemedicina può contribuire a ridurre gli accessi alle strutture sanitarie per problematiche di poco conto, e offre ai pazienti, inclusi quelli che vivono lontani dai loro professionisti di riferimento, un accesso rapido e semplice a un consulto.

Personalizzazione delle cure – passiamo ora alle tecnologie più propriamente legate alle cure. Una delle innovazioni più significative e benefiche per i pazienti è la personalizzazione delle terapie abilitata dalla tecnologia, grazie a cui è possibile creare delle terapie su misura per ciascun paziente sulla base dei suoi dati.

Diagnostica supportata dalla tecnologia – l'intelligenza artificiale rappresenta un importante supporto in ambiti come, ad esempio, la diagnostica per immagini, consentendo di cogliere e portare all'attenzione dei professionisti anche le più piccole anomalie che possono sfuggire allo sguardo umano.

Monitoraggio da remoto dei pazienti – altra innovazione di importanza fondamentale, i dispositivi di monitoraggio da remoto dei pazienti consentono di ridurre i tempi di degenza, limitare i ricoveri al solo scopo di osservazione e intervenire rapidamente in caso siano rilevate problematiche.

Analisi dei dati – attraverso un lavoro di ampio raggio sui dati sanitari di una popolazione è possibile individuare tendenze e fattori di rischio, migliorando gli interventi di prevenzione e identificando con il massimo tempismo epidemie e patologie emergenti. Il settore sanitario è il primo settore al mondo per volume di dati generati, con il 30% del totale.

Andiamo ora a scoprire alcuni esempi di tecnologie digitali applicate al settore sanitario.

Esempi di digitalizzazione nel settore sanitario

Come abbiamo già accennato, è molto ampio il ventaglio di tecnologie applicate alla digitalizzazione della sanità. Vediamo alcuni casi specifici tra quelli più rilevanti:

Cartella clinica elettronica – la Cartella clinica elettronica (CCE) consente agli operatori sanitari di essere connessi tra loro e di connettersi con la storia clinica del paziente in formato digitale, senza i limiti della vecchia cartella clinica cartacea. Non solo, ma la Cartella clinica elettronica contiene a sua volta anche altri elementi di digitalizzazione, come la firma elettronica del paziente e dei professionisti.

CUP – tutti conosciamo il Centro unico di prenotazione, noto comunemente come CUP, ma di rado ci soffermiamo a pensare a quanto questa innovazione ha contribuito a semplificare le procedure di prenotazione delle prestazioni sanitarie, raccogliendo in un unico hub digitale il SSN, le strutture convenzionate, l'intramoenia e i liberi professionisti.

Dispositivi indossabili – i dispositivi indossabili per il monitoraggio delle funzioni vitali del paziente (anche noti con il termine inglese di wearable device) consentono al paziente di avere il controllo in tempo reale delle proprie patologie, e ai professionisti della salute di avere un flusso di dati continui che permette di intervenire in caso di emergenze, ma anche di verificare l'efficacia delle terapie e tararle per massimizzarne l'effetto benefico. Tra le problematiche in cui vengono applicati ci sono le cardiopatie, il diabete e l'asma.

Quali sfide per la digitalizzazione nelle aziende sanitarie?

Le sfide che riguardano la digitalizzazione nelle aziende sanitarie sono di cinque tipi:

Tecnologiche – in molti casi, le tecnologie in uso nelle aziende (in particolare i sistemi informatici) sono troppo arretrate per supportare un cambio di paradigma di ampio raggio, ed è quindi necessario sostituirle, con conseguente dispendio di tempo e risorse. Si tratta, tuttavia, di un ostacolo superabile con una certa facilità, al contrario invece del secondo, che può essere di più difficile risoluzione.

Culturali – il personale, dalla dirigenza in giù, potrebbe essere restio a modificare processi e abitudini consolidati, specialmente se già di età non più giovanissima. Il consiglio è quello di offrire una formazione completa e capace di illustrare i benefici del cambiamento, oltre ad adottare strumenti che mettano al centro gli utenti e siano facili da utilizzare anche per le persone poco avvezze alla tecnologia.

Legali – la conformità alle normative, soprattutto in materia di privacy, è un tema di particolare importanza per le aziende del settore della salute, per cui le regole sono molto stringenti. Per approfondire le normative sulla protezione dei dati sanitari digitali, consulta la nostra [guida completa alla conformità GDPR per la sanità](site:yousign.com/blog/ GDPR sanità digitale).

Carenza di competenze – l'ultima sfida riguarda l'assunzione di personale dotato delle competenze necessarie per abbracciare la digitalizzazione, dai tecnici alle figure più propriamente sanitarie.

Cybersicurezza – secondo uno studio USA, il 90% delle organizzazioni del settore della sanità ha subito almeno una breccia nella propria sicurezza informatica, con quasi un terzo dei casi che si verificano nei grandi ospedali. Il motivo è facile da comprendere: i dati in possesso delle organizzazioni sanitarie sono estremamente interessanti per i cybercriminali, che possono usarli per compiere frodi o per ricattare le malcapitate vittime. Dotarsi di dispositivi di sicurezza informatica all'altezza degli eventi è di fondamentale importanza per le aziende del settore della salute.

La firma elettronica Yousign: riduzione costi documentali per la sanità privata

Nel contesto della riduzione dei costi amministrativi, la gestione documentale rappresenta una voce significativa per le aziende sanitarie private. La spesa per la gestione cartacea può incidere significativamente sui costi operativi totali.

Yousign offre una soluzione di firma elettronica specificamente progettata per ottimizzare questi processi, permettendo alle strutture sanitarie di:

Benefici economici concreti

  • Eliminazione dei costi di stampa: risparmio significativo per struttura
  • Riduzione tempi amministrativi: ottimizzazione del tempo dedicato alla gestione contratti
  • Archiviazione digitale sicura: eliminazione costi di archiviazione fisica
  • Conformità automatica: riduzione rischi di sanzioni e contenziosi

Casi d'uso specifici per la sanità

  • Contratti con assicurazioni sanitarie private
  • Consensi informati digitali
  • Accordi con fondi sanitari integrativi
  • Contratti di convenzione con il SSN

Disponibile sia in versione SaaS pronta all'uso, che come API da integrare all'interno dei sistemi aziendali esistenti, la nostra soluzione offre totale conformità alla normativa eIDAS e al GDPR, e un'archiviazione sicura dei dati e a norma di legge grazie all'hosting nell'UE (Francia).

Offriamo diverse tipologie di firma elettronica (incluse la firma elettronica avanzata e la firma elettronica qualificata o firma digitale) e funzionalità quali workflow personalizzabili, automazioni, reminder automatici, template predefiniti per i documenti più frequenti.

La nostra soluzione garantisce totale conformità eIDAS e GDPR, essenziali per il trattamento dei dati sanitari, con hosting sicuro nell'UE e funzionalità avanzate per il settore sanitario.

Tocca con mano i vantaggi della firma elettronica

FAQ

  • Quali sono i principali vantaggi della digitalizzazione dei servizi sanitari?

    I vantaggi sono moltissimi e vanno dalla riduzione dei costi e degli errori umani, alla liberazione di risorse grazie all'automazione dei compiti manuali ripetitivi, passando per una diagnostica supportata dalle ultime tecnologie, una comunicazione più fluida con i pazienti, la condivisione delle informazioni tra strutture e professionisti della salute.

  • Come la digitalizzazione può ridurre concretamente i costi della sanità privata?

    La digitalizzazione riduce i costi attraverso diversi meccanismi: automazione dei processi amministrativi, eliminazione della gestione cartacea, ottimizzazione dei tempi di lavoro del personale, riduzione degli errori umani e dei relativi costi di correzione. Secondo i dati del Politecnico di Milano, gli investimenti in sanità digitale sono cresciuti del 27% raggiungendo 600 milioni di euro nel settore privato.

  • Quali sono i passaggi chiave del percorso di trasformazione digitale?

    I passaggi chiave per la trasformazione digitale delle aziende sanitarie includono una fase di analisi in cui si valutano le esigenze dell'azienda e le migliorie da apportare, una fase di ricerca delle possibili soluzioni, una di implementazione delle soluzioni selezionate e una fase di formazione del personale.

  • In che modo le organizzazioni sanitarie possono superare le insidie comuni della digitalizzazione?

    Per prima cosa, occorre partire dal fattore umano: dotandosi delle competenze necessarie e formando il personale sulle nuove tecnologie, ci si può assicurare che queste siano adottate nel loro pieno potenziale, senza resistenze e incomprensioni. Occorre poi, ovviamente, dotarsi delle infrastrutture tecniche a supporto delle tecnologie, ovvero un sistema informatico all'avanguardia, dispositivi di cybersicurezza efficaci e via dicendo.

  • Qual è l'impatto della spesa sanitaria privata sulle famiglie italiane?

    Nel 2023, la spesa sanitaria delle famiglie ha raggiunto i 40,6 miliardi di euro, con una spesa out-of-pocket pro-capite di 1.115 dollari, superiore alla media OCSE di 906 dollari. Questo peso economico ha portato 4,5 milioni di persone a rinunciare a visite ed esami, di cui 2,5 milioni per motivi economici.

  • Qual è il ruolo della tecnologia nel miglioramento dell'assistenza ai pazienti e dell'efficienza operativa?

    La tecnologia può supportare la cura del paziente in molti modi. Tra i più significativi ci sono: semplificando e automatizzando i processi burocratici, rendendo più semplice la condivisione delle informazioni, migliorando la diagnostica, abilitando la creazione di terapie su misura per ogni paziente, rendendo i consulti con i professionisti più semplici e veloci tramite la telemedicina, consentendo il monitoraggio a distanza delle funzioni vitali tramite dispositivi indossabili.

  • Quali sono le prospettive future per i costi della sanità privata in Italia?

    Il PNRR ha destinato 15,63 miliardi di euro alla digitalizzazione sanitaria, di cui 6 miliardi specifici per le aziende sanitarie pubbliche. Questi investimenti dovrebbero generare risparmi strutturali significativi sui costi operativi, beneficiando sia il settore pubblico che privato attraverso una maggiore efficienza del sistema sanitario complessivo.

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