“La proprietà intellettuale è il petrolio del ventunesimo secolo”.
In un'epoca in cui l'innovazione rappresenta sempre di più il motore della crescita economica, le idee sono, per molte aziende, la loro più grande ricchezza.
Ma come tutelarle? Come proteggere i diritti di proprietà intellettuale in un mondo in cui l'innovazione conta sempre di più? In questo articolo offriremo una guida per le aziende alla protezione della proprietà intellettuale, che però può essere utile anche per i singoli creatori.
Cos'è la proprietà intellettuale?
La proprietà intellettuale è un insieme di norme e principi giuridici che hanno lo scopo di proteggere il frutto dell'inventiva e dell'ingegno umano. In riferimento alle aziende, si parla più frequentemente di beni immateriali. Hanno lo scopo di:
- proteggere le creazioni dal plagio
- migliorare la concorrenza tra le imprese, rendendo il mercato più vivace.
Vale la pena notare che si tratta di un principio inesistente nelle epoche antiche e tipico di quella moderna e contemporanea. L'idea nasce infatti con le tecnologie che hanno reso possibili la facile riproduzione delle opere di ingegno altrui.
La prima testimonianza nota di legislazione a tutela della proprietà intellettuale risale al 1474, quando nella Repubblica di Venezia il Senato approvò una misura che prevedeva la registrazione di brevetti. Un altro passo importante nel nostro paese fu la creazione dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi nel 1939. Il tema vive un'importante accelerazione dopo la seconda guerra mondiale, con la fondazione in seno all'ONU dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO) nel 1967.
I diversi tipi di proprietà intellettuale
Con un ambito di applicazione così ampio come quello che abbiamo appena descritto, è normale che quello di proprietà intellettuale sia un concetto sfaccettato, che nei fatti si incarna in due grandi tipologie:
- Proprietà industriale
- Diritto d'autore
- Altre forme più specifiche.
Vediamole una per una.
Proprietà industriale
Il suo ambito di applicazione è l'innovazione tecnologica. In Italia, è tutelata dal Codice della proprietà industriale, che nel 2005 ha racchiuso in un testo unico un insieme di leggi frammentarie precedenti e ha incluso anche le moderne tecnologie informatiche.
La proprietà industriale include:
- Brevetti, i quali proteggono le nuove invenzioni che possono trovare applicazione nell'industria. Sono validi 20 anni, dopodiché l'invenzione diventa di dominio pubblico. Per il periodo di durata, il suo mantenimento dipende dal pagamento di una tassa annuale.
- Marchi, ovvero nomi, loghi, o addirittura suoni legati a uno specifico prodotto o servizio. Non hanno un periodo di scadenza, a patto di pagare le tasse periodiche.
- Modelli industriali e design, nel cui caso a essere tutelato è l'aspetto estetico di un prodotto, e non la tecnologia che sottende al suo funzionamento. La durata è variabile a seconda del paese. In Italia, il periodo di protezione di un modello o design è di 5 anni, ma può essere rinnovato fino a un massimo di 25 anni.
- Modelli di utilità, che proteggono le migliorie tecniche apportate a un prodotto. Secondo la legge italiana, dura per un massimo di 10 anni dalla data di deposito.
- Segreti industriali e commerciali, che hanno lo scopo di tutelare le attività intellettuali relative allo sviluppo di prodotti industriali. Ne sono l'oggetto le informazioni e le competenze (dalle formule dei prodotti alle attività di marketing) che, se divulgate, potrebbero compromettere il vantaggio competitivo dell'azienda. Vengono tutelati tramite accordi di non divulgazione (NDA) e clausole di non concorrenza stipulati tra l'azienda e i collaboratori.
- Indicazioni geografiche, che sono, a differenza delle precedenti, delle proprietà inellettuali appartenenti alla comunità che vive in una specifica area geografica. Ne sono un esempio il Parmigiano Reggiano, la focaccia di Recco, o il vino passito di Pantelleria. Le più note in Italia sono DOC (denominazione di origine controllata), IGP (indicazione geografica protetta), e DOCG (denominazione di origine controllata e garantita).
Diritto d'autore
Il diritto d'autore protegge le opere che sono frutto della creatività, e ne gode l'autore originario. Si applica automaticamente con la creazione dell'opera, a prescindere da una qualunque azione da parte dell'autore. Non viene dunque richiesto di registrare la creazione, come nel caso del brevetto ad esempio. Tuttavia, per poter provare la paternità di un'opera in caso di plagio, è consigliabile produrre una prova (ne parleremo meglio più avanti).
Il diritto d'autore protegge:
- le opere letterarie e artistiche, che siano in forma di scritto (libri, articoli, poesie, racconti, lettere...), musica, film, fotografia, opera teatrale, dipinti, sculture, ecc.
- le pubblicazioni scientifiche
- i software informatici.
I diritti dell'autore di un'opera si articolano su due fronti:
- diritti morali. Di durata illimitata, sopravvivono all'autore stesso. Includono il diritto di rivendicare un'opera, di identificarsi come l'autore, di disconoscere i falsi, di rivelarsi, di ritirare l'opera dal commercio, di preservare la sua opera da alterazioni che colpiscono il suo onore e la sua reputazione. Non possono essere trasmessi agli eredi e non sono rinunciabili.
- diritti patrimoniali, ovvero diritti che riguardano lo sfruttamento economico di un'opera. Durano per tutta la vita dell'autore e scadono dopo 70 anni dalla sua morte. Sono quindi trasmissibili agli eredi.
Nota:
Il diritto d'autore non si applica alle idee, ma all'espressione delle idee. Ad esempio, un pittore che con i suoi quadri dà inizio a un nuovo movimento artistico con caratteri riconoscibili avrà diritti sui quadri che ha creato, ma non sul movimento artistico in sé.
Le altre forme
Esistono poi altre forme molto particolari e specifiche di proprietà intellettuale, come quella che riguarda le varietà vegetali. In questo caso, per tutelare la proprietà intellettuale occorre depositare la varietà presso l'Ufficio comunitario delle varietà vegetali (CPVO, europeo), o presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi.
Perché la proprietà intellettuale è fondamentale per le imprese
Sono moltissime le ragioni per cui proteggere la proprietà intellettuale è fondamentale per le aziende. Vediamo le più importanti:
- Valorizzazione dei beni immateriali. I progetti, le invenzioni, i marchi, i design rappresentano asset tra i più importanti per la totalità delle imprese. È il nostro prodotto/servizio specifico, con le sue peculiarità, che fa sì che i nostri clienti ci scelgano, e il nostro marchio – nome, logo, jingle e slogan pubblicitari - è ciò che fa sì che ci riconoscano.
- Protezione contro la contraffazione e il plagio. È solo la tutela della proprietà intellettuale industriale o del diritto d'autore che ci garantisce la possibilità di sfruttare economicamente i frutti della nostra creazione, ed evitare che altri lo facciano al posto nostro.
- Vantaggio concorrenziale e differenziazione sul mercato. Proteggendo le nostre creazioni possiamo proteggere il vantaggio che, grazie alla nostra creatività e alle nostre competenze, abbiamo ottenuto sulla concorrenza, anche in termini di differenziazione della nostra azienda nel mercato.
- Protezione degli investimenti in innovazione. Innovare richiede tempo e risorse, e la proprietà intellettuale ci permette di avere un ritorno su tali investimenti.
Le leggi che regolamentano la proprietà intellettuale
La proprietà intellettuale è tutelata da norme nazionali, europee e internazionali.
Le normative italiane
Le leggi italiane più importanti in materia di tutela della proprietà intellettuale sono:
- Codice della proprietà industriale (o CPI), ovvero il Decreto Legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005. Disciplina brevetti, marchi, modelli di utilità, modelli industriali e design.
- Legge sul diritto d'autore (legge n. 633 del 22 aprile 1941).
Le normative europee
Vediamo ora le più importanti norme europee, che naturalmente hanno valore anche in Italia:
- Direttiva UE 2016/943, per la protezione del know-how riservato e delle informazioni riservate commerciali (segreti commerciali).
- Regolamento UE 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari.
- Direttiva UE 2009/24/CE per la protezione della proprietà intellettuale dei software.
- Regolamento UE 2017/1001 sul marchio dell'Unione Europea, che istituisce l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale.
- Regolamento UE 6/2002, che razionalizza il sistema di registrazione dei disegni e modelli nella Comunità europea.
Le convenzioni internazionali
Ci sono infine alcune convenzioni che raccolgono numerosi paesi:
- Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale, siglata nel 1884, include 177 paesi. Prevede l'impegno, da parte dei paesi firmatari, a riconoscere ai cittadini degli altri stati gli stessi diritti che riconoscono ai loro cittadini. Inoltre garantisce a chi ha depositato un brevetto in un paese firmatario il diritto di priorità sul deposito negli altri paesi entro termini determinati.
- Accordo TRIPS (Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights) stabilisce i requisiti che le normative in materia di proprietà intellettuale dei paesi firmatari devono rispettare.
- Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, anche nota come Convenzione Universale sul Diritto d'Autore. Siglata nel 1886, prevede il riconoscimento reciproco del diritto d'autore tra i paesi firmatari.
Le autorità competenti
L'autorità competente in ambito di proprietà industriale intellettuale in Italia è l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UBIM), che fa capo al Ministero delle imprese e del made in Italy. Attraverso l'UBIM è possibile registrare un brevetto, un marchio, un modello e così via, così come consultare la banca dati ed effettuare i pagamenti per le tariffe relative alle registrazioni.
Ogni paese ha un ente simile, come ad esempio l'Istituto federale della proprietà intellettuale in Svizzera, o l’Institut National de la Propriété Industrielle in Francia.
A livello europeo, l'ente di riferimento è l'Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), tramite cui è possibile registrare un marchio dell'Unione Europea. L'European Patent Office (EPO) è invece l'autorità europea per quanto riguarda i brevetti.
Come proteggere la proprietà intellettuale della tua impresa
Veniamo dunque al cuore della questione. In che modo la tua impresa può tutelare la sua proprietà intellettuale? Le possibilità sono diverse, a seconda della tipologia di bene immateriale di cui si parla.
Brevetto
Consente di produrre e mettere in commercio in esclusiva un'invenzione caratterizzata da novità e originalità, ed è quindi un titolo che è indispensabile possedere.
Possono essere brevettabili sia gli oggetti che i procedimenti chimici, ma devono essere davvero innovativi e trovare applicazione concreta nell'industria.
Depositare un brevetto richiede tempi che possono essere lunghi. Ecco il procedimento:
- Si comincia effettuando una ricerca di anteriorità nei database esistenti (ti consigliamo di verificare l'EPO e il WIPO).
- Compila l'apposito modulo presente sul sito dell'UIBM.
- Puoi inviare la domanda tramite il sito dell'UIBM, per raccomandata allo stesso UIBM o presso qualunque Camera di Commercio.
- A quel punto l'UIBM procede alle verifiche per accertarsi che l'invenzione sia davvero originale e non sia già presente in archivio, e che presenti tutte le caratteristiche necessarie.
- Se la richiesta viene accettata, il brevetto è pubblicato 18 mesi dopo il primo deposito della domanda, ed è solo a questo punto che il richiedente ottiene l'esclusività dei diritti di sfruttamento dell'invenzione.
Facciamo notare che la procedura è circa la stessa sia che si tratti di una nuova invenzione che di un modello di utilità.
Registrazione di un marchio, modello industriale o design
Vediamo ora i passi da compiere per registrare un marchio, modello o design:
- Scegliere la classe del marchio dalla Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi (Classificazione di Nizza) 2024.
- Effettuare una ricerca di anteriorità, proprio come con un brevetto.
- Inoltrare la domanda presso l'UBIM, oppure l'EUIPO se si desidera registrare il marchio, modello o design a livello europeo, o ancora il WIPO per un marchio internazionale.
Accordo di non divulgazione
Per tutelare segreti industriali e commerciali, gli accordi di non divulgazione (NDA) sono lo strumento più utilizzato. Vincolano i dipendenti, ma anche i partner commerciali, i fornitori e i collaboratori esterni alla non divulgazione delle informazioni confidenziali. In caso di violazione, l'azienda può richiedere un risarcimento per i danni subiti.
Il caso dei software
Il software è tutelato dalla normativa sul diritto d'autore. Tuttavia, quando è parte di un sistema più complesso, ad esempio è una componente fondamentale di un prodotto tecnologico, può essere brevettato. In questo caso, rispetto al semplice diritto d'autore la tutela risulta più forte.
Come proteggere il diritto d'autore
Per la tutela del diritto d'autore è indispensabile poter dimostrare la paternità di un'opera, ovvero dimostrare che tale opera era in nostro possesso in una data certa (antecedente, dunque, a qualunque tentativo di plagio). Per farlo il modo migliore è depositare l'opera inedita presso:
- la Siae
- un notaio
- un servizio digitale di timestamping che genera una prova d'autore legalmente riconosciuta in Europa. È importante verificare che il servizio sia il linea con il regolamento eIDAS.
Metodi più “artigianali” prevedono l'invio dell'opera tramite raccomandata presso se stessi, in una busta da mantenere sigillata, così che il timbro postale abbia valore di prova dell'esistenza dell'opera nella data indicata. Allo stesso scopo si può utilizzare la PEC.
La firma elettronica per rafforzare la valenza legale dei documenti
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FAQ
Quali sono le diverse forme di proprietà intellettuale?
Le due principali categorie della proprietà intellettuale sono la proprietà industriale, che riguarda beni immateriali che hanno un'applicazione concreta nell'industria, e il diritto d'autore, che riguarda le opere creative e artistiche.
Perché la protezione della proprietà intellettuale è essenziale per le imprese?
Le ragioni sono molteplici e tutte molto importanti:
- Valorizzazione dei beni immateriali
- Protezione contro la contraffazione e il plagio
- Vantaggio concorrenziale e differenziazione sul mercato
- Protezione degli investimenti in innovazione
In che modo le imprese possono proteggere i loro beni immateriali in modo efficace?
La protezione dei beni immateriali di un'impresa tramite proprietà intellettuale dipende essenzialmente dalla tipologia di bene. Se si tratta di proprietà industriale, come probabile, si procede con il deposito di un brevetto, di un marchio, di un modello industriale o di un design presso gli uffici competenti italiani, europei o internazionali. Per il segreto industriale, si può stipulare degli accordi di non divulgazione con i dipendenti, i collaboratori esterni, i partner o i fornitori.
Quali sono le conseguenze giuridiche di una violazione dei diritti di proprietà intellettuale?
Le leggi proteggono contro la contraffazione e la violazione della proprietà intellettuale e il diritto d'autore. Le sanzioni possono essere sia civili che penali, e la loro gravità dipende dal danno arrecato al titolare dei diritti.
Dove trovare aiuto per proteggere la proprietà intellettuale?
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