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Aggiornato 7 Ago, 2024

Pubblicato 2 Nov, 2023

Il contratto di stage in Italia

Huda Akhoudam

Huda Akhoudam

Content Marketing Intern @Yousign

Illustrazione: Romain Grandmougin

Indice

Nel cuore pulsante del mercato del lavoro italiano, i contratti di stage rappresentano una porta dorata per molti giovani desiderosi di iniziare la loro avventura professionale. Questa porta, oltre a offrire opportunità, richiede una chiara comprensione delle sue meccaniche. Andiamo a svelare insieme i segreti e le peculiarità dei contratti di stage nel Bel Paese. Vediamo come questo tipo di contratto é diverso dal contratto determinato o dal contratto indeterminato.

Definizione e tipologie di stage

Quando pensiamo allo stage, ci immaginiamo spesso un giovane intraprendente con la sua valigetta, pronto a conquistare il mondo del lavoro. Ma quali sono, in realtà, le sfaccettature di questa esperienza?

Stage curriculari

Come un seminatore inizia a piantare i suoi semi, gli studenti universitari, armati di entusiasmo e curiosità, possono avvalersi degli stage curriculari. Questi stage, integrati nel percorso di studi, sono pensati per far acquisire competenze pratiche nel proprio campo di studi. Sono un trampolino di lancio, un primo assaggio del mondo lavorativo.

Stage extracurriculari

Una volta terminato il percorso accademico, non è raro che molti si ritrovino a chiedersi: e ora? La risposta potrebbe risiedere negli stage extracurriculari. Pensati per coloro che hanno già una laurea in tasca, questi stage offrono la possibilità di affinare ulteriormente le proprie competenze, come un artigiano che perfeziona la sua arte.

Durata e orari degli stage

Navigando nel vasto mare delle opportunità professionali, è indispensabile avere una bussola chiara. In questo capitolo, affronteremo i dettagli sulla durata e gli orari degli stage in Italia, gettando luce su aspetti fondamentali che possono aiutarti a pianificare al meglio il tuo percorso professionale.

Durata massima e minima dello stage

In Italia, la durata degli stage è rigorosamente regolamentata per garantire un equilibrio tra le necessità di formazione dello stagista e gli interessi dell'azienda.

  • Durata minima: Generalmente stabilita in un mese, questa durata permette di offrire uno scorcio delle attività aziendali e di permettere allo stagista di comprenderne l'ambiente e le dinamiche, pur rimanendo un periodo limitato.
  • Durata massima: Diversificata tra stage curriculari ed extracurriculari. Mentre gli stage curriculari possono durare fino a 6 mesi, quelli extracurriculari possono estendersi fino a un anno. Questo permette di avere una profonda immersione nel ruolo, consentendo allo stagista di sviluppare competenze concrete e di contribuire significativamente alle attività dell'azienda.

Orari e flessibilità

Gli orari degli stage, sebbene possano variare da un'azienda all'altra, tendono a rispecchiare gli orari lavorativi tradizionali italiani.

  • Orario standard: La maggioranza degli stage prevede una giornata lavorativa di 8 ore, tipicamente dalle 9:00 alle 18:00 con una pausa pranzo. Questo assicura che lo stagista possa integrarsi appieno nella routine aziendale e sperimentare una giornata lavorativa completa.

  • Flessibilità: Alcune aziende, soprattutto quelle più moderne o nel settore tecnologico, possono offrire maggiore flessibilità. Questo potrebbe tradursi nella possibilità di avere orari di inizio e fine lavoro più elastici, oppure nella possibilità di lavorare da casa per alcuni giorni alla settimana.

Le modalità di retribuzione degli stagisti

La compensazione (o il rimborso spese) per gli stagisti in Italia non è sempre obbligatoria e dipende dal tipo di tirocinio/stage. Ci sono diverse tipologie di stage in Italia e le condizioni variano in base a molteplici fattori.

  • Tirocini curriculari: Si tratta di stage svolti durante il percorso di studi universitari o post-laurea. Questi tirocini sono spesso non retribuiti perché fanno parte del percorso formativo dell'individuo e non sono legati a un'attività lavorativa vera e propria.

  • Tirocini post-curriculari o extracurriculari: Questi tirocini vengono svolti dopo la conclusione di un percorso di studi e solitamente sono retribuiti, ma la compensazione potrebbe non essere equivalente a un salario pieno. La retribuzione dipende dall'accordo tra l'azienda e lo stagista e dalla normativa regionale, che può prevedere importi minimi.

  • Stage legati a percorsi di riqualificazione professionale: Anche in questo caso, la compensazione può variare.

È importante notare che, indipendentemente dal tipo di stage, esistono norme a livello nazionale e regionale che regolamentano la durata, le condizioni e gli obblighi di formazione e protezione dello stagista.

Inoltre, molte aziende scelgono di offrire una compensazione anche quando non sono obbligate a farlo, come incentivo e riconoscimento dell'impegno dello stagista.

In sintesi, non tutti gli stage prevedono una compensazione, e quando questa è prevista, l'importo può variare in base al tipo di stage e alla regione in cui viene svolto. Pertanto, è fondamentale informarsi sulla specifica normativa regionale e sull'accordo stipulato con l'azienda.

 Opportunità post-stage

Dopo aver completato con successo uno stage, le porte dell'opportunità professionale si spalancano. Tuttavia, è essenziale sapersi orientare in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Esploriamo alcune delle principali vie da percorrere dopo una esperienza di stage.

Continuazione nel medesimo settore

Molti stagisti, avendo acquisito competenze e conoscenze specifiche, optano per proseguire nel medesimo settore. Questo può includere:

  • Posizioni full-time: Con la rete di contatti e l'esperienza acquisita, è più facile accedere a ruoli a tempo pieno presso la stessa azienda o in altre dello stesso settore.
  • Collaborazioni freelance: Alcuni settori offrono la possibilità di iniziare come liberi professionisti, sfruttando le competenze acquisite durante lo stage. Ci si può anche avventurare con un contratto freelance che offre varie libertà.

 Reindirizzamento verso nuovi settori

Non tutti gli stagisti scelgono di rimanere nel settore in cui hanno fatto stage. Alcuni decidono di:

  • Sfruttare trasversalmente le competenze acquisite: Ad esempio, chi ha fatto uno stage in marketing potrebbe decidere di lavorare nel settore delle pubbliche relazioni.
  • Riprendere gli studi: A volte, lo stage può far emergere nuove passioni o interessi, portando l'individuo a specializzarsi ulteriormente attraverso corsi o master.

 Creazione di un'impresa o startup

Il desiderio imprenditoriale può sbocciare anche da un'esperienza di stage. Alcuni ex-stagisti decidono di:

  • Lanciare una startup: Utilizzando le conoscenze acquisite e identificando nicchie di mercato non ancora esplorate.
  • Collaborare con altri professionisti: Unire le forze con colleghi o amici per dare vita a nuovi progetti imprenditoriali.

Le opportunità post-stage sono numerose, ma la chiave del successo risiede nella capacità di sfruttare al meglio le esperienze vissute e di rimanere sempre aggiornati sulle novità del mercato del lavoro. 

Come redigere un contratto di stage idoneo

Quando si parla di stage, la precisione e la trasparenza sono essenziali. Un contratto di stage ben redatto garantisce che entrambe le parti - l'azienda e lo stagista - siano protette e abbiano chiare le loro responsabilità e diritti. Ecco gli elementi chiave che non dovrebbero mai mancare in un contratto di stage:

  • I dati anagrafici

È fondamentale includere le informazioni complete sia dell'azienda che dello stagista. Questo significa nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza e codice fiscale dello stagista. Per l'azienda, è necessario fornire la denominazione ufficiale, la sede legale e, se pertinente, il numero di partita IVA.

  • La durata

Ogni stage ha una sua durata prestabilita, che non dovrebbe mai essere superata. Il contratto deve chiaramente indicare la data di inizio e quella di fine prevista, garantendo che queste rispettino le normative vigenti sullo specifico tipo di stage.

  • Gli obiettivi formativi

Un stage è, prima di tutto, un'esperienza formativa. Gli obiettivi di questo periodo devono essere ben definiti, misurabili e concordati tra le parti. Questa sezione del contratto dà significato e direzione all'intero stage.

  • La retribuzione

Anche se non tutti gli stage sono retribuiti, molte aziende scelgono di offrire un rimborso spese ai loro stagisti. Se è previsto, è importante specificare l'importo esatto e la modalità di pagamento nel contratto.

  • Orario e luogo di lavoro

Chiarezza e trasparenza sono essenziali anche quando si parla di orari e luoghi di lavoro. Gli orari devono essere in linea con le leggi sul lavoro, e il luogo di lavoro dovrebbe essere specificato con precisione.

  • Tutor aziendale e formativo

Ogni stagista ha bisogno di una guida durante la sua esperienza. Questo ruolo è svolto dal tutor, sia all'interno dell'azienda che nell'ente di formazione. I loro nomi, ruoli e contatti dovrebbero essere chiaramente indicati nel contratto, assicurando che lo stagista sappia sempre a chi rivolgersi in caso di domande o problemi.

Vantaggi e opportunità offerte dallo stage

Uno stage non è solo un'opportunità di lavoro, ma una vera e propria esperienza formativa. Ecco perché:

Per le aziende

  • Scoperta di talenti: Avere stagisti permette alle aziende di individuare nuovi talenti e potenziali futuri dipendenti.
  • Flessibilità: Con un impegno temporaneo, le aziende possono gestire meglio i picchi di lavoro o i progetti speciali.
  • Costi contenuti: Gli stage rappresentano una soluzione economica per avere risorse in azienda, pur garantendo una formazione di qualità.

Per gli stagisti

Apprendimento sul campo: Lo stage permette di mettere in pratica ciò che si è appreso durante gli studi, in un ambiente reale.

  • Networking: Essere in azienda significa ampliare la propria rete di contatti professionali.
  • Ponte verso il lavoro: Molti stage si trasformano in vere e proprie assunzioni, una volta raggiunti gli obiettivi formativi.

 Regolamentazione e normative in vigore

La legge italiana è chiara e mette al centro la protezione dello stagista. Ecco le normative da conoscere:

  • Durata e proroghe

Gli stage non possono durare all'infinito. La legge stabilisce una durata massima per ogni stage e le circostanze in cui può essere prorogato. Ogni proroga deve essere giustificata e rispettare i limiti legali.

  • Rimborso spese e compensi

Come visto precedentemente, non tutti gli stage sono retribuiti, ma ci sono dei minimi legali per il rimborso spese. Questi importi sono stabiliti per garantire che lo stagista non sia sfruttato economicamente.

  • Protezione e sicurezza sul lavoro

Gli stagisti hanno diritto alla stessa protezione e sicurezza sul lavoro dei dipendenti regolari. Ciò include la formazione sulla sicurezza, l'assicurazione contro gli infortuni e la tutela della salute.

  • Tutele e diritti

Oltre alla sicurezza, ci sono altre tutele che la legge prevede per gli stagisti, come il diritto alla formazione e al tutoraggio, e l'obbligo per l'azienda di rispettare l'orario di lavoro concordato.

Rischi e sfide legati agli stage

  • Sfruttamento

Purtroppo, alcune aziende vedono gli stage come un'opportunità per avere lavoro quasi gratuito. E' essenziale conoscere i propri diritti e garantire che l'esperienza formativa sia al centro dell'attività.

  • Mancanza di formazione adeguata

Uno stage senza una vera formazione è tempo perso. La chiave è avere obiettivi chiari e un tutor che guida lo stagista attraverso il processo di apprendimento.

  • Difficoltà nella transizione al mondo del lavoro

Dopo uno stage, non sempre c'è una posizione lavorativa in attesa. Gli stagisti devono essere proattivi nella ricerca di opportunità e nell'utilizzo dell'esperienza acquisita come trampolino di lancio per la loro carriera.

Yousign: come può aiutare nel mondo degli stage

Yousign è una piattaforma digitale che può semplificare la vita sia alle aziende che agli stagisti. Grazie alla sua tecnologia di firma elettronica, può velocizzare il processo di stipula dei contratti di stage, garantendo sicurezza e trasparenza.

Domande frequenti sul contratto di stage in Italia

  •  Qual è la durata massima di uno stage?

    La durata massima di uno stage varia in base al tipo e alla regione, ma in generale, non dovrebbe superare i 6 mesi per gli stage curriculari e 12 mesi per gli extracurriculari.

  •  Cosa succede se non vengono rispettati gli obiettivi formativi?

    Se gli obiettivi formativi non vengono rispettati, lo stage potrebbe non essere riconosciuto come valido. È essenziale per le aziende assicurarsi che gli stagisti abbiano l'opportunità di raggiungere questi obiettivi durante il loro periodo di stage.

  • È obbligatorio offrire un rimborso spese agli stagisti?

    Mentre non è strettamente obbligatorio, la maggior parte delle aziende offre un rimborso spese come prassi comune e per incentivare gli stagisti.

  • In che modo la legge protegge gli stagisti dallo sfruttamento?

    La legge italiana pone limiti chiari sulla durata, sulle ore di lavoro e sul tipo di attività che uno stagista può svolgere. Ciò garantisce che lo stage rimanga un'esperienza formativa e non si trasformi in un lavoro non retribuito.

  •  La transizione dallo stage al contratto a tempo indeterminato

    La conclusione di uno stage può spesso aprirsi a nuove opportunità professionali. Nel caso in cui gli obiettivi formativi vengano soddisfatti e l'azienda abbia una posizione disponibile, la conversione dello stage in un contratto a tempo indeterminato diventa una prospettiva concreta.

Conclusione

Lo stage rappresenta un'opportunità unica sia per le aziende che per gli stagisti. Per le aziende, è un modo per scoprire nuovi talenti e per gli stagisti, è un ponte verso il mondo del lavoro. Con una chiara comprensione della legge e dei requisiti necessari, sia le aziende che gli stagisti possono trarre il massimo beneficio da questa esperienza. La chiave è la preparazione, la chiarezza e il rispetto reciproco.

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