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Le firme illeggibili sono legalmente riconosciute?

Actes notariés  quelles sont les nouvelles obligations numériques

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Sì, una firma illeggibile può essere considerata valida se è riconducibile alla volontà della parte di sottoscrivere l’atto. Il problema non è tanto la leggibilità della sottoscrizione, quanto la sua autenticità. In caso di controversia, sarà il giudice a valutare, anche attraverso perizie calligrafiche, se la firma è effettivamente quella della persona indicata.

Cosa dice la Cassazione?

Una delle sentenze più rilevanti in materia è la Cass. Civile, Sez. II, 21 aprile 2021, n. 10551, che ha ribadito che anche una firma illeggibile, composta da sigle o scarabocchi, è valida se esprime la volontà del soggetto di concludere un contratto. La Corte di Cassazione ha precisato che “la nullità di un atto non può derivare solo dalla difficoltà nel leggere la sottoscrizione”. (Fonte: Laleggeugualepertutti)

Quali sono i rischi di una firma non leggibile?

Una firma illeggibile può comunque generare:

  • Liti legali in caso di contestazioni tra le parti;
  • Difficoltà nel dimostrare la rappresentanza se firmata da un procuratore per conto di una società;
  • Ritardi nella notifica o nella registrazione di documenti pubblici.

Come evitare contestazioni?

Per garantire la validità della firma su un documento:

  • È consigliabile aggiungere nome e cognome stampati accanto alla sottoscrizione;
  • In caso di firma per procura, allegare sempre l’atto di nomina del rappresentante;
  • Utilizzare soluzioni digitali certificate, che aggiungono un livello di sicurezza tramite identificazione elettronica.

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Differenze tra autenticazione e validità della firma

Nel diritto civile italiano, è fondamentale distinguere tra validità e autenticazione della firma.

  • Una firma è valida quando consente di attribuire l’atto a una parte identificabile, cioè quando è chiaro che la sottoscrizione proviene dal soggetto che ha inteso vincolarsi giuridicamente. Questo principio si applica anche in presenza di una firma illeggibile, purché accompagnata da elementi identificativi (come nome, cognome o procura).
  • L’autenticazione, invece, è una forma di garanzia aggiuntiva, richiesta in alcuni casi specifici previsti dalla legge, come ad esempio nella stipula di atti notarili, nelle procure speciali o nei contratti che richiedono una forma pubblica. L'autenticazione viene effettuata da un pubblico ufficiale (notaio, avvocato o altro soggetto abilitato), che attesta che la firma è stata apposta in sua presenza dalla persona identificata.

Nel contesto dei contratti tra privati, la firma autenticata non è obbligatoria, ma può essere utile per evitare contestazioni future.

Sai che

L’adozione di una firma elettronica qualificata, come quella offerta da Yousign, assicura una sottoscrizione digitale equivalente a quella autenticata dal punto di vista legale, in conformità con il regolamento eIDAS e le norme del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Esempi pratici

Caso 1: firma illeggibile su contratto commerciale

Una società impugna un contratto firmato da un collaboratore con una firma illeggibile. Il giudice civile, in appello, conferma la validità dell’atto grazie alla presenza di timbro aziendale e nome stampato.

Caso 2: firma elettronica in un atto societario

Un amministratore utilizza una firma digitale per sottoscrivere un documento societario. Nessuna contestazione da parte delle autorità: l’identità è certa, la prova è tracciata, e la firma è legalmente riconosciuta.

Come evitare la nullità dei contratti?

  • Evita firme apposte con sigle non riconoscibili.
  • Accompagna la firma con cognome e nome stampati.
  • Usa strumenti di firma digitale qualificata, soprattutto per atti tra società.
  • Conserva la documentazione (audit trail, OTP, identità) per eventuali liti.

Includi nel contratto una clausola di riconoscimento della firma da parte della parte firmataria.

Perché scegliere la firma digitale di Yousign per i tuoi contratti?

Yousign offre una soluzione di firma digitale completa, conforme al Codice Civile italiano e al regolamento eIDAS, che assicura la validità legale di ogni documento sottoscritto online.

Con la firma elettronica qualificata (QES):

  • l’identità del firmatario è verificata in modo certificato,
  • è possibile risalire con precisione a chi ha firmato cosa e quando,
  • il documento è opponibile in giudizio, anche in caso di contenzioso.

Grazie a strumenti come OTP, audit trail, marca temporale e certificato digitale, si riduce drasticamente il rischio di nullità o contestazione legale.

Con Yousign puoi firmare digitalmente:

  • procure,
  • scritture private,
  • contratti HR o commerciali,
    tutti con tracciabilità, certezza giuridica ed efficienza operativa.

Inoltre, la firma elettronica elimina:

  • la necessità di firme a mano o sigle illeggibili,
  • i dubbi sull’identità del firmatario o sull’assenza del cognome.

Una soluzione pensata per aziende che vogliono semplificare i flussi, evitare errori e garantire il rispetto delle normative in ogni fase della firma.

FAQ

  • Una firma illeggibile rende nullo un contratto?

    No, non necessariamente. La nullità non dipende dalla forma della sottoscrizione, ma dalla sua riconducibilità a una persona identificabile. Secondo la Cassazione, una firma può essere anche illeggibile, purché sia possibile dimostrare che è stata apposta con l’intento di concludere un atto giuridico. Il giudice, in caso di liti, valuterà se quella firma rappresenta davvero la parte interessata.

  • Cosa succede se firmo con una sigla o uno scarabocchio?

    L’utilizzo di sigle, abbreviazioni o scarabocchi non è di per sé causa di nullità. Tuttavia, in caso di contestazione, sarà necessario fornire prova della propria identità e della volontà di sottoscrivere il documento. Se sei un rappresentante legale di una società, è consigliabile indicare sempre il nome e cognome in chiaro accanto alla firma e allegare eventuale procura.

  • Come posso tutelarmi in caso di firma illeggibile da parte altrui?

    Per ridurre il rischio di controversie, richiedi sempre che il firmatario riporti il proprio nome e cognome in forma stampata, accanto alla firma. Se la sottoscrizione avviene per procura, è fondamentale allegare l’atto che conferisce i poteri di rappresentanza. In questo modo, eviti possibili liti e assicuri che il contratto sia opponibile anche in caso di giudizio.

  • Una firma elettronica è meglio?

    Sì. Una firma digitale qualificata, emessa da un QTSP, garantisce tracciabilità, autenticazione e integrità del documento. In caso di appello o giudizio civile, la firma elettronica ha pieno valore legale secondo l’articolo 20 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e il regolamento eIDAS. È inoltre più difficile da falsificare, poiché collegata a un’identità digitale certificata.

  • Cosa rischio se la firma è contestata in giudizio?

    Se la tua firma è illeggibile e non accompagnata da altri elementi identificativi, rischi che il giudice ne contesti la validità, con possibili effetti di nullità del contratto. Il giudizio civile potrebbe concludersi con la necessità di perizia grafologica o con la responsabilità della parte firmataria. Per evitare questi problemi, è consigliabile adottare buone pratiche come indicare il cognome leggibile o utilizzare la firma digitale.

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