Ritrovarsi a firmare petizioni online è ormai una consuetudine, grazie anche e soprattutto alle numerose piattaforme digitali divenute molto popolari negli ultimi anni, che hanno ospitato le cause riguardo i temi più disparati, dall’istruzione alla tutela degli animali, dalla salute ai diritti umani e delle donne, e poi cause politiche, culturali, relative all’ambiente e a volte anche allo sport. Ma, indipendentemente dal numero di firme ottenute, quante di queste petizioni firmate online hanno un valore legale? Scopriamolo subito!
Cos'è una petizione online?
Una petizione online è un tipo di petizione che, rispetto alle classiche raccolte firme, viene organizzata e firmata su internet, attraverso piattaforme apposite come ad esempio Change.org. Per firmarla sono generalmente necessari solo pochi dati, come il proprio nome e cognome e la propria mail.
Le petizioni online hanno, solitamente, una data che rappresenta il termine della raccolta di sottoscrizioni. Al momento della chiusura della petizione online, quest’ultima segue lo stesso iter solitamente seguito dalle petizioni offline: il documento della petizione, così come la lista delle firme raccolte online, viene presentato a un’autorità governativa o a un ente pubblico o privato, con lo scopo di sensibilizzare rispetto alla particolare tematica oggetto della petizione, o di far approvare o, al contrario, abrogare, determinate norme. Anche se, come vedremo tra poco, quasi mai le firme raccolte tramite la petizione online hanno un reale valore legale.
Come organizzare e firmare una petizione online? I consigli
Chiunque può organizzare, lanciare o firmare una petizione online, appoggiandosi alle piattaforme dedicate come la già citata Change.org, ma anche le italiane Petizioni.com, Firmiamo.it o BuonaCausa.org. Attraverso questi servizi, infatti, si può organizzare o creare una petizione in pochi click: basta registrarsi inserendo nome, cognome e email, e poi seguire poche buone prassi che aumentano le possibilità per la petizione online di avere successo e ottenere tanti firmatari. Ecco, ad esempio, alcuni consigli per rendere una petizione online più efficace:
- Scrivere un titolo efficace, concentrandosi su un obiettivo concreto (ad esempio, “introdurre un bonus animali di 5 euro al mese”) rispetto a obiettivi vaghi (“più risorse per gli animali domestici”).
- Scegliere accuratamente il destinatario o i destinatari della petizione online. D’altra parte, per poter generare un cambiamento, le petizioni devono essere sempre rivolte a un destinatario specifico che possa effettivamente agire e prendere decisioni rispetto alla causa sollevata.
- Spiegare dettagliatamente il problema che si intende risolvere con la petizione online, raccontando chi sono le persone coinvolte, quali difficoltà affrontano e come la soluzione che si sta proponendo può aiutarle concretamente. Se esistono, inserire anche delle storie personali. In generale, le persone sono più propense a firmare una petizione online se possono immedesimarsi nel problema, e comprendere in modo empatico come la soluzione proposta può portare un cambiamento positivo sulle persone e le comunità.
- Aggiungere una o più foto o un video, che aiutino a rappresentare il problema (e la soluzione) che si vuole risolvere, e che favoriscano un collegamento emotivo tra chi deve firmare la petizione online e la causa che si vuole sostenere.
Vantaggi, svantaggi e rischi di organizzare o firmare petizione online
Le petizioni online hanno due vantaggi principali. Innanzitutto, grazie alle piattaforme, è molto semplice per chiunque lanciarne una: si tratta di uno strumento che permette a chiunque abbia internet e un computer di proporre un progetto, chiedere un intervento rispetto a un problema, sollevare una questione o far partire una protesta. Il secondo vantaggio è che proprio per via della loro natura “virtuale” è molto più facile far circolare e far firmare petizioni online, e per questo raccolgono di solito molte più firme rispetto alle classiche petizioni fisiche, che prevedono uno stand in piazza o un’attività di raccolta “porta a porta”.Le petizioni on line, inoltre, favoriscono l’esercizio della democrazia, perché sono alla portata anche di piccole organizzazioni o di singoli cittadini che, altrimenti, non disporrebbero delle risorse necessarie per organizzare una petizione fisica.
Lo svantaggio principale delle petizioni online, invece, è proprio la mancanza di valore legale delle firme: innanzitutto, dove non è previsto un meccanismo di verifica (ad esempio mediante un'e-mail di conferma), chiunque può riempire facilmente una petizione di nomi ed e-mail falsi. Inoltre, come vedremo tra poco, la firma online, anche se “confermata” via posta elettronica, non ha un valore legale, a meno che non sia realizzata tramite firma elettronica.
Infine, ultimamente stanno iniziando ad emergere anche alcuni profili di rischio nel firmare petizioni online, a causa di alcune frodi e truffe, oppure per un tema di privacy nella raccolta dei dati. Meglio dunque dare sempre un'occhiata alla sezione dedicata alla privacy e ai termini e alle condizioni del servizio prima di apporre la propria firma.
Firmare una petizione online ha valore legale?
Le petizioni online sono senz’altro un grande strumento per far sentire la propria voce, si sia singoli cittadini, organizzazioni o gruppi di interesse. Firmare una petizione online, tuttavia, non ha valore legale, specialmente quando si parla di casi “normativi” come referendum abrogativi o proposte di legge di iniziativa popolare. Resta comunque da dire che le petizioni online, anche se le firme non hanno un valore legale, hanno comunque un forte valore simbolico, e possono in ogni caso acquisire peso politico e sociale quando raccolgono molte sottoscrizioni.
Infatti, l'unico modo per rendere legale una firma apposta online, non solo alle petizioni ma a qualsiasi documento, è utilizzare una soluzione di firma elettronica come quella di Yousign.
La firma elettronica è l’unico formato, tra le firme digitali, per firmare un documento pdf in modo che questo abbia pieno valore legale: rispetto a una firma inserita tramite un form come avviene nelle petizioni online, infatti, la firma elettronica - effettuata con uno strumento apposito come Yousign - contiene al suo interno un file definito “busta crittografica”, che viene generato automaticamente durante il processo di creazione della firma e che ne garantisce la validità legale.
Inoltre, oltre alla legalità, la firma elettronica permette alle aziende di ridurre il consumo di carta.
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