La guida alla digitalizzazione aziendale  

3 min

Aggiornato 8 Feb, 2023

Pubblicato 6 Lug, 2022

Che cos'è la cultura digitale?

Immagine cultura digitale
Raffaella Torriero

Raffaella Torriero

Customer Success Officer @Yousign

Illustrazione: Gawon Lee

Indice

"La cultura è come la marmellata: meno se ne ha e più la si spalma."

Questa citazione di Françoise Sagan, giocata sul doppio senso del verbo francese étaler, ovvero "spalmare" ma anche "ostentare", descrive alla perfezione il modo di fare di molti tuttologi in cui spesso ci imbattiamo quando usciamo la sera. In compenso, questa ironica definizione della cultura non calza per nulla nella situazione di oggi.

Gif uomo avvilito

Al giorno d'oggi il digitale è sulla bocca di tutti. Si parla addirittura di un'era digitale. Proprio come ci sono state un'era terziaria, un'era glaciale ecc., alcuni sostengono che, oggi, siamo sulle soglie dell'era del digitale. Che cosa rappresenta questo concetto con cui ci bombardano quotidianamente? Esiste una cultura del digitale propriamente detta? Se sì, in cosa consiste?

Se queste domande vi tormentano, siete nel posto giusto!

Gif "Facciamolo!"


Che cos'è il digitale?

Va da sé che, prima di dilungarci sul concetto di "cultura digitale", sarà meglio provare a farci un'idea chiara del significato del termine "digitale".

E siccome neppure noi nasciamo con la scienza infusa, siamo andati a domandare al dizionario Treccani. Vediamo se può esserci d'aiuto…

Digitale2 agg. [dall'ingl. digital, der. di digit (dal lat. digĭtus "dito") "cifra (di un sistema di numerazione)"]. – In elettronica e in informatica, qualifica che, in contrapposizione ad analogico, si dà ad apparecchi e dispositivi che trattano grandezze sotto forma numerica, cioè convertendo i loro valori in numeri di un conveniente sistema di numerazione (di norma quello binario, oppure sistemi derivati da questo).

Treccani

Puntuale, esaustivo, interessante... Il Treccani non delude mai. Ma da qui, a cogliere il significato di un'intera cultura, o anche solo la differenza fra il blog di Yousign e un blog di motori, la strada è lunga.

Cerchiamo lo stesso di decifrare quanto ci dice il dizionario. A ben vedere, c'è anche prima accezione dell'aggettivo "digitale", che indica "Del dito, delle dita; fatto, compiuto con le dita". A questo punto, inutile nascondersi dietro a un dito... basta dare un'occhiata ai nostri smartphone full touch! 

Col tempo questi dispositivi, ormai così indispensabili nelle nostre vite, sono diventati un centro di controllo a partire dal quale si è sviluppato un intero ecosistema di concetti "smart":

  • la domotica (anche qui, una visitina nel vocabolario sarebbe d'obbligo…);
  • i tablet;
  • gli oggetti connessi online;
  • ecc.

Tutte queste entità sono parte di un universo digitale il cui centro di gestione è appunto il nostro smartphone, un dispositivo che manovriamo, guarda caso, con un dito!


Una nuova relazione spazio-tempo

Come ogni nuovo paradigma, che impone nuove abitudini che rivoluzionano lo status quo, anche il digitale, ovviamente, ha portato con sé una miriade di novità.

In primis, il suo arrivo ha sconvolto il nostro rapporto con il tempo e lo spazio, specialmente dal punto di vista delle imprese.

Le crisi sanitarie e i successivi lockdown l'hanno dimostrato con grande chiarezza: il tempo del digitale non è necessariamente lo stesso dell'impresa. Oggi, grazie a un'ampia scelta di apparecchiature digitali, i dipendenti possono lavorare "in differita" senza perdere in efficacia e produttività. Il tempo di impresa, in altre parole, si è frazionato.

Dal punto di vista commerciale, poi, i potenziali clienti si aspettano ormai di poter accedere a qualsiasi prodotto in ogni istante, e soddisfare così le loro necessità di istantaneità e informazione esaustiva. Questo implica la possibilità di firmare in qualsiasi momento e luogo; in altre parole, l'introduzione della firma elettronica. Che si dà il caso di essere la nostra specialità!

La soluzione per la transizione esiste già.

A oggi le modalità di lavoro sono andate incontro a una grande evoluzione. È il momento (o l'era?) della flessibilità, e questo vale tanto per i consumatori, quanto per i collaboratori: le tipologie di lavoro si sono moltiplicate perché il digitale ha infranto i limiti geografici. Chi sarebbe più disposto a difendere l'assoluta necessità, da parte dei collaboratori, di timbrare il cartellino ogni giorno in ufficio? Oggi la stragrande maggioranza dei lavori può essere svolta a distanza, e una delle conseguenze di ciò, è stata che l'ufficio ha cambiato funzione rispetto a prima: oggi rappresenta più una risorsa per incentivare la socializzazione, che un luogo fisico dove lavorare.


La cultura digitale nelle imprese: uno strumento chiave

Anche riguardo al termine "cultura", il Treccani si dimostra esaustivo:

In etnologia, sociologia e antropologia culturale, l'insieme dei valori, simboli, concezioni, credenze, modelli di comportamento, e anche delle attività materiali, che caratterizzano il modo di vita di un gruppo sociale…

Di conseguenza si parlerà di cultura italiana, americana, degli indigeni, degli Inca, ecc. Si tratta in effetti di un insieme di principi talmente radicato nei singoli individui da definirli.

L'impiego della parola "cultura" in associazione alla dimensione del digitale è estremamente significativo. Rivela in modo molto chiaro come questa dimensione debba essere profondamente radicata nel DNA di un'impresa perché questa possa definirsi in primo luogo, e con tutti i crismi del caso, "digitale". 

Ben al di là del ricorso a dispositivi o processi digitali, questo tipo di cultura deve innervare i valori veicolati da un'impresa e l'orizzonte abbracciato dai singoli collaboratori.


La cultura digitale calamita nuovi talenti

Oggigiorno il digitale è un concetto assolutamente inaggirabile, tanto che ogni anno nascono di continuo nuove start-up dette DNVB, ovvero Digital Native Vertical Brands. Si tratta di aziende strutturalmente digitali in grado di attirare, proprio grazie alla flessibilità che offrono, un gran numero di giovani talenti.


La cultura digitale in un mondo in continua accelerazione

Ve ne sarete sicuramente accorti: viviamo in un mondo in cui tutto è in continua accelerazione. La concorrenza accanita che ormai contraddistingue qualsiasi settore, vi impone di adottare, nella vostra impresa, nuove procedure in grado di garantire flessibilità, tempestività e assoluta completezza di informazione.

I rapporti di forza tra clienti e imprese stanno mutando: oggi, col trionfo del digitale e di tutte le tecnologie legate a esso, clienti e prospect hanno accesso a un vastissimo ventaglio di alternative che li rende meno dipendenti da un singolo servizio. 

In altre parole, la cultura digitale riporta il consumatore al centro della strategia di ogni impresa, e deve quindi rientrare fra le sue principali preoccupazioni. Affinché dimostri tutta la sua efficacia, però, non basta introdurre l'uso di dispositivi digitali: bisogna rimettere in questione l'intera organizzazione aziendale e fare in modo che tutti i collaboratori incarnino questa cultura. 

Oggi, grazie alla cultura digitale, le imprese non solo sono in grado di assicurare tempestività e accessibilità globale ai loro clienti, ma si aprono a nuove opportunità.

E ora, vi è venuta voglia di un altro po' di marmellata?

Gif un coltello che spalma della marmellata su una fetta di pancarré

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